▾ G11 Media: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...

Confcommercio: riduzione dei redditi, crollo dei consumi e danni a imprese frenano la ripresa

Secondo i risultati di un rapporto Confcommercio-Censis, nel 2020 persi quasi 2.000 euro di consumi pro capite. Niente vacanze estive per 1 italiano su 5.

Mercato e Lavoro
E' stato presentato il rapporto Confcommercio-Censis sull’impatto della pandemia su fiducia, prospettive e consumi e delle famiglie italiane che ha messo in evidenza alcuni interessanti aspetti riguardo la situazione dell'economia italiana. Vediamoli in sintesi:
  • Crollo dei consumi (1.831 euro pro capite nel 2020) e aumento del risparmio (+82 mld in 2020) a causa dell’incertezza e della perdita di reddito;
  • cresce la fiducia nel prossimo futuro ma i pessimisti continuano a prevalere sugli ottimisti; per la metà degli italiani, le priorità sono lavoro e fiducia;
  • i lavoratori indipendenti sono i più colpiti dagli effetti economici della pandemia e la concentrazione delle perdite su questa categoria rallenta la ripresa;
  • dall’inizio dell’emergenza Covid-19, dispositivi hardware (22,8%), abbonamenti a Pay Tv e piattaforme televisive in streaming (18,8%), installazione di connessioni Internet più veloci (18,7%) sono gli acquisti maggiormente “stimolati” e quasi il 18% delle famiglie ha modificato le abitudini alimentari cercando prodotti di maggiore qualità;
  • per il 2021, gli italiani preferiscono spendere per aumentare il comfort domestico: al primo posto l’acquisto di prodotti tecnologici (32,9%), seguono elettrodomestici e mobili per la casa (31%) e la ristrutturazione dell’abitazione (28,2%);
  • per la prossima estate, il 20% ha già deciso che non andrà in vacanza, più per mancanza di risorse economiche che per la paura dei contagi e quasi la metà delle famiglie (47,4%) non ha fatto programmi a causa dell’incertezza.
La sintesi macroeconomica – secondo l’Ufficio Studi Confcommercio - fornisce innanzitutto due evidenze: la perdita di reddito, che prosegue l’andamento depresso già in atto da anni per i noti problemi di produttività del nostro Paese, e il crollo dei consumi che, solo nel 2020, è arrivato a 1.831 euro a testa a causa proprio della perdita di reddito, dell’aumento dell’incertezza e soprattutto dell’oggettiva assenza di opportunità di consumo per chiusure e restrizioni varie. Un mix di concause che, di fatto, ha fatto crescere in misura inconsueta il risparmio precauzionale: +82 miliardi di euro nella media del 2020, di cui 66 miliardi detenuti in forma liquida, creando così una sorta di “molla” compressa per la ripresa, pronta a scattare quando le restrizioni alla mobilità, ai consumi e alla socialità saranno completamente rimosse. Uno scenario dal quale dipende fortemente la valutazione prospettica che possiamo fare per il futuro: un 2021 di ripresa, ma ancora difficile e certamente insufficiente a recuperare le perdite del 2020. Anche perché, mentre sul reddito disponibile dovremmo recuperare, come reddito da lavoro e capitale, come consumi dei 1.831 euro di perdita ne recupereremo solo 638, restando distanti dal livello già depresso del 2019 di circa 1.200 euro.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ImpresaCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Speciali Tutti gli speciali

Reportage

Red Hat Summit Connect 2024

Reportage

WPC 2024

Speciale

Speciale Data Center

Speciale

Speciale Hybrid Working

Reportage

Cybertech Europe 2024

Calendario Tutto

Gen 23
Nutanix Cloud Day Roadshow - Bari

Magazine Tutti i numeri

ImpresaCity Magazine


Leggi il Magazine

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter