Secondo IDC, cresce il numero delle imprese che stanno allocando investimenti per lo sviluppo del quantum computing
Il
quantum computing sembra sempre un tema tecnologico
futuribile ma in realtà sta crescendo sensibilmente sia l'offerta di servizi e soluzioni collegati all'elaborazione quantistica, sia la quota delle aziende ed organizzazioni che intende utilizzarli. Lo conferma anche IDC, secondo le cui rilevazioni questa quota
crescerà sensibilmente anche a breve termine: da qui a due anni. Il motivo? il quantum computing viene considerato un mezzo efficace per migliorare i processi di business grazie ai vantaggi che promette in campo AI,
sicurezza, machine learning.
Oggi, secondo IDC, solo il 7% delle imprese dedica
almeno il 17% del suo fatturato al quantum computing. Entro il 2023 questa percentuale dovrebbe salire al 19%, una quota decisamente significativa considerano che l'elaborazione quantistica non è esattamente un ambito di
accesso immediato per chiunque. Anche per questo è significativo che, sempre secondo le rilevazioni IDC, già ora il 20% circa delle aziende interessate al quantum computing affermi di
stare effettivamente usando servizi e soluzioni di elaborazione quantistica. Il 66% afferma invece che lo farà entro il 2023.
Il
percorso verso il quantum computing ovviamente non è immediato,
c'è molto da costruire. La tecnologia sottostante è complessa, le competenze poche, i costi potenzialmente elevati. La spinta agli investimenti viene quindi dall'
ampliamento dell'offerta di servizi a consumo, offerta che i grandi nomi dell'IT stanno
sviluppando in prima persona perché sono loro a possedere risorse, skill e motivazioni immediate per investire. Generando soluzioni che IDC categorizza negli ambiti Quantum Computing Infrastructure-as-a-Service (QCIaaS), Quantum Computing Platform-as-a-Service (QCPaaS), Quantum Computing Software-as-a-Service (QCSaaS).
Messi insieme, spiega IDC, questi ambiti di offerta permettono alle aziende utenti interessate di
accedere subito a tecnologie, applicazioni, competenze e supporto che altrimenti non avrebbero a disposizione e difficilmente svilupperebbero in proprio. Anche perché i benefici del quantum computing sono ancora in prospettiva:
si sperimenta ora per avere un vantaggio concreto domani. E magari comprendere rapidamente il possibile rapporto costi/benefici del quantum computing. Che è intuibile per chi fa uso intenso di Big Data, analytics, AI e machine learning. Ma non altrettanto, almeno per ora, per le aziende più tradizionali.
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