Dalla fusione tra Techlit e SCM nasce un system integrator che vuole primeggiare nell'ambito communication/collaboration
Diventare
il primo system integrator in Italia nel settore delle soluzioni di comunicazione e collaborazione: è l'obiettivo, indubbiamente ambizioso, che
Techlit si è data dopo l’acquisizione di
SCM lo scorso maggio. Le due aziende hanno già una presenza consolidata nel settore a cui si rivolgono. Techlit opera dal 2015 nell’ambito delle soluzioni di collaborazione audio/video per il mondo business. SCM ha trent’anni di esperienza nel mercato dei sistemi di comunicazione digitale.
Da qui la constatazione-obiettivo che unire due realtà imprenditoriali già focalizzate e consolidate permetta di
raggiungere rapidamente una posizione di forza sul mercato. Unendo nelle intenzioni, si spiega, "
la dinamicità, la creatività e l’innovazione tecnologica di Techlit con la reputazione, le competenze specialistiche e l’expertise di SCM".
Carlo Radaelli, Tiziana Foiadelli e Luca FabianoAnche grazie al fatto che la fusione è stata all'insegna della continuità aziendale: alla guida della nuova realtà aziendale ci sono
Luca Fabiano (già co-founder e Amministratore di Techlit),
Alberto Ghisleni (Amministratore del Gruppo Project, di cui Techlit fa parte),
Tiziana Foiadelli e
Carlo Radaelli (già Amministratori di SCM).
La complementarietà fra Techlit e SCM viene vista come la base per crescere in Italia attraverso una offerta di servizi di consulenza, progettazione e realizzazione di soluzioni basate su tecnologie digitali audio/video e di Unified Communication. Ma
con un occhio sin da subito alla crescita anche sul mercato europeo, seguendo una roadmap di espansione già ben definita. Ad aiutare questa crescita è anche l'evoluzione del mercato, con una propensione sempre maggiore delle imprese verso il lavoro ibrido.
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