IBM Cloud Pak for Network Automation punta sull'AI per semplificare l'implementazione e la gestione delle reti 5G
Uno dei punti chiave per lo sviluppo del 5G sta nella "
cloudification" della rete di core degli operatori mobili.
Trasportare cioè una rete molto tradizionale e poco elastica al modello software-defined del cloud, in modo da poter
erogare dinamicamente risorse, servizi ed applicazioni che sfruttino la maggiore banda e la minore latenza delle nuove reti mobili wireless 5G. E così, si auspica, ricavare quel fatturato che serve a sviluppare ulteriormente altre reti ed altri servizi.
Il problema è che la cloudification non è un processo banale. E poi che le reti cloud-style richiedono, per la loro
gestione ottimale, funzioni e caratteristiche
che le reti telco tradizionali spesso non hanno. O non hanno allo stesso grado. Pensiamo ad esempio alle caratteristiche di visibility "totale" ed alle funzioni di automazione.
Per questo al Mobile World Congress 2021, IBM ha presentato il suo
Cloud Pak for Network Automation, una piattaforma che punta su funzioni di machine learning per automatizzare la creazione, la configurazione e la gestione delle core network 5G. Il Cloud Pak si basa su
Red Hat OpenShift e si pone essenzialmente il compito di gestire le VNF - le
funzioni virtualizzate di rete, software-based - dell'infrastruttura, anche se provengono da vendor diversi. Componenti di analytics, machine learning e
AIOps collaborano per rilevare trend e pattern nei dati di networking, per comprendere dove e come ottimizzare il funzionamento della rete, anche in maniera del tutto automatica.
IBM ha poi già indicato una futura evoluzione del nuovo Cloud Pak: estenderlo con l'integrazione delle
funzioni di performance management e performance assurance di Turbonomic, che ha acquisito qualche tempo fa. L'obiettivo è dare al Cloud Pak la possibilità di analizzare quantità ancora maggiori di
dati di telemetria della rete, per ottenere informazioni più dettagliate sulle performance dell'infrastruttura e dei servizi che questa supporta. Queste informazioni diventano raccomandazioni per chi gestisce la rete e possono alimentare anche funzioni di gestione automatica.
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