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Things Mobile: l'IoT italiana si fa grande

Dopo quattro anni di crescita rapida e l'ingresso in Wireless Logic, si aprono nuove prospettive per Things Mobile, l'operatore italiano di riferimento, anche globale, per l'IoT

Industria 4.0
Più di 165 nazioni coperte, accordi di roaming con oltre 350 operatori in tutto il mondo, opzioni di connettività (dal 2G a NB-IoT) che possono soddisfare le esigenze di una vasta gamma di applicazioni Internet of Things e Machine-to-Machine. Sembra il ritratto di uno dei classici operatori mobili ben noti a qualsiasi utente. È invece la fotografia di Things Mobile, operatore tutto italiano che in quattro anni ha acquisito un ruolo di primo piano nello scenario IoT italiano ed europeo. E che con l'entrata in Wireless Logic, probabilmente il player mondiale principale per la connettività IoT, acquista margini ancora superiori di espansione verso il mercato globale.

I mondi IoT e M2M sono nettamente business, ma per crescere velocemente in questi due ambiti Things Mobile vi ha portato alcune logiche tipiche del mondo consumer. In primo luogo una politica di costi molto chiara e prevedibile, insieme alla possibilità di acquistare SIM per la comunicazione dati direttamente online, senza passare da reti commerciali e senza lotti minimi. Sono logiche ovvie per il management della società, che viene proprio dal mercato consumer e che poi ha fatto il salto al B2B, ma che non lo sono per gli operatori IoT e M2M tradizionali.

"Nel 2017 abbiamo notato - spiega Juan De La Coba, Co-Founder & COO di Things Mobile - che sempre più clienti ci chiedevano se le nostre SIM si potessero usare per le comunicazioni dati IoT. Da qui l'idea di sviluppare una prima offerta specifica, semplice, che man mano è cresciuta sino a diventare il nostro business principale". Così è nata la Things Mobile che conosciamo oggi ed è iniziato lo sviluppo di nuove funzionalità mirate per la connettività IoT/M2M, in parallelo alla crescita della rete per dare sempre maggiore copertura ai clienti.
iot infrastrtutturaLe SIM di Things Mobile si acquistano online, banalmente anche su Amazon. Un approccio inusuale per il mondo degli operatori business ma che in realtà si è rivelato fondamentale per la crescita del mercato. "In un certo senso - spiega Manuel Zanella, Co-Founder e CEO della società - abbiamo portato il modello-smartphone nell'IoT, ad esempio introducendo le SIM ricaricabili, che nel mondo IoT/M2M nemmeno esistevano". Idee come queste hanno permesso a Things Mobile di catturare utenti che non si sarebbero mai rivolti agli operatori IoT convenzionali, considerandoli costosi e complessi nell'approccio.

"Inizialmente abbiamo coinvolto le PMI e le startup che avviavano progetti IoT innovativi, chi gestiva flotte di micro-mobility, anche studenti e ricercatori universitari, oppure singoli tecnici e progettisti", racconta Juan De La Coba. Clienti magari troppo piccoli dal punto di vista tradizionale, ma che hanno comunque prospettive di crescita e hanno contribuito allo sviluppo di Things Mobile secondo una crescita organica che poi, nel tempo, ha portato a coinvolgere anche aziende di grandi dimensioni, con diverse migliaia di SIM. Non guasta poi che, nella fase dei lockdown, la vendita di SIM online abbia costituito un grosso vantaggio rispetto a chi aveva il canale commerciale di fatto fermo.

Oggi Things Mobile serve oltre 50 mila clienti in moltissimi ambiti di applicazione. Logistica, trasporti, sicurezza e domotica sono quelli più consolidati. Quelli più in crescita riguardano invece gli ambiti Smart City e Smart Agriculture. L'Europa resta per ora il mercato principale: oltre ovviamente l'Italia, c'è una forte presenza in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna. Gli Stati Uniti sono già il sesto mercato per importanza, le direttrici di crescita guardano anche alle altre nazioni già in Zona 1 per il roaming, in particolare in Africa e in Sud America.
global network 1280x720 1L'acquisizione da parte di Wireless Logic dà una accelerazione alla crescita globale. "Non cambiano il brand e il management - spiega Juan De La Coba - ma ci si presentano certamente nuove possibilità di accesso ad ulteriori operatori internazionali e a nuove tecnologie". Things Mobile porta poi in dote le esperienze e le competenze sviluppate sul canale ecommerce, come anche il vantaggio tecnologico di avere una propria piattaforma per la gestione delle implementazioni IoT.

"La nostra piattaforma di gestione è stata sviluppata custom e cresce in base alle richieste dei clienti. Le piattaforme commerciali più diffuse sul mercato sono ricche di funzioni ma, per molti clienti, anche complesse e costose da usare. La nostra è gratuita ed adatta tanto al piccolo cliente quanto a chi ha migliaia di SIM", sottolinea Manuel Zanella. Con possibilità di personalizzazione che si rivelano utili anche ora, nell'espansione del mercato: "Stiamo cominciando a lavorare con system integrator e produttori automotive, puntando proprio sulla flessibilità a livello di prodotto, con piani tariffari personalizzati e lo sviluppo di funzioni specifiche", spiega Juan De La Coba.
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