Sarebbe naturale credere che sia più difficile perdere dati quando si lavora con una macchina virtuale. Invece, uno studio di Kroll Ontrack arriva a dimostrare il contrario. Il 40% delle aziende che fanno ricorso allo storage in ambiente virtuale sono comunque incorse in questo genere di problemi. Solo il 33% delle imprese è riuscito a recuperare il 100% dei dati originariamente perduti e si tratta di una tendenza negativa rispetto a quanto misurato negli anni precedenti. Il 43% delle realtà esaminate ha tentato una ricostruzione “in proprio” delle informazioni perdute, mentre solo un quarto ha fatto ricorso a uno specialista del recupero dati, quale, appunto, Kroll Ontrack. In sostanza, anche se l’utilizzo di un’infrastruttura di tipo VmWare ha accresciuto la maturità sul fronte della sicurezza e apparentemente si registrano meno incidenti, il rischio di perdita permanente di dati rimane significativo. Pro domo sua, il vendor sottolinea come la ricostruzione dei dati sia un metodo costoso in termini di tempo e risorse, mentre gli specialisti sperimentati possiedono i processi, le tecnologie e l’esperienza necessari per il recupero di dati anche in ambienti virtuali complessi.
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