Verrazzano Enterprise Container Platform è la nuova soluzione di gestione container per scenari hybrid cloud e multicloud
C’è quello famosissimo di New York. E quello meno noto di Firenze, che se non altro è da sempre scritto correttamente “da Verrazzano”. Ma ora c’è anche un
“ponte” Verrazzano targato Oracle, nato con il preciso intento di
gettare appunto un ponte tra il mondo on premise e quello cloud.
La nuova
Oracle Verrazzano Enterprise Container Platform è infatti una
piattaforma open source di implementazione e gestione container che incarna i principi di progettazione e i requisiti chiave per lo sviluppo di applicazioni cloud-native. Funziona al di sopra di Kubernetes, sia on-premise sia in cloud, e permette di implementare le applicazioni container su qualsiasi cluster Kubernetes in cui sia installata la piattaforma Verrazzano.
Molto attesa dalla comunità degli sviluppatori Oracle, la nuova piattaforma risponde all’esigenza delle aziende di
preservare il valore degli investimenti in applicazioni personalizzate (basate o meno su WebLogic), in molti casi mission-critical, e allo stesso tempo ottenere la flessibilità necessaria per adottare tecnologie cloud-native con i relativi vantaggi: più produttività e capacità di innovazione, modernizzazione, libertà di scelta su dove far girare le applicazioni.
Oracle Verrazzano Enterprise Container Platform offre
un insieme sempre aggiornato e curato di componenti open-source, come stack progettato per offrire numerose funzionalità quali la
gestione intelligente dei carichi di lavoro sui cluster Kubernetes, l’osservabilità automatizzata con funzionalità integrate per i componenti di sistema e le applicazioni, la gestione del ciclo di vita delle applicazioni, la capacità di gestire carichi di lavoro “multi linguaggio”, la gestione dell’infrastruttura Kubernetes, la sicurezza di piattaforma multi-livello, la coerenza/consistenza cross-cloud.
Nel dettaglio, Oracle Verrazzano Enteprise Container Platform permette di
implementare, gestire e proteggere applicazioni container-based in Kubernetes, unificare la gestione del ciclo di vita delle applicazioni tra microservizi e applicazioni tradizionali WebLogic Server, e infine standardizzare la gestione dei cluster Kubernetes che siano on-premise, su Oracle Cloud Infrastructure e su altri cloud pubblici.
Tutto questo, evidenzia una nota, permette di ottenere molti vantaggi. In primo luogo,
migliora la produttività degli sviluppatori e accelera l’innovazione: adottando i container e le tecnologie di gestione container, e adottando i principi di progettazione DevOps e dello sviluppo applicativo cloud-native, i tempi di implementazione si abbreviano, l’uptime delle applicazioni aumenta e gli sviluppatori possono dedicare più tempo ad attività a valore per il business. Verrazzano, con uno stack tecnologico complementare assemblato e automatizzato, fa un passo ulteriore in questa direzione, riducendo ancora di più i tempi, dal primo giorno e per tutto il ciclo di vita.
In secondo luogo,
modernizza le applicazioni esistenti scegliendo tra microservizi o tecnologie applicative tradizionali WebLogicServer per ogni applicazione business: Oracle Verrazzano si basa su Oracle WebLogic Kubernetes Toolkit e permette di spostare rapidamente le applicazioni su container e in kubernetes e automatizzare l’implementazione di attività WebLogic (provisioning, implementazione, configurazione accessi, raccolta metriche e log…).
Infine,
permette di ottenere i benefici dell’approccio cloud-native, senza lock-in: Oracle Verrazzano ha una impostazione neutrale, che consente di ottenere gli stessi vantaggi di automazione, osservabilità, gestione del ciclo di vita per tutte le applicazioni container, a prescindere da dove sono implementate, che sia on-premise, su Oracle Cloud Infrastructure o su altri cloud.
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