Il Magic Quadrant per il primary storage indica punti di forza e debolezza per i nomi che fanno il mercato
Dell Technologies, Hitachi Vantara, HPE, Huawei, IBM, Infinidat, NetApp, Pure Storage: sono, in rigoroso ordine alfabetico, i Leader che
Gartner ha inserito nel suo
Magic Quadrant per il Primary Storage. Un comparto che - spiegano gli analisti - comprende gli array con una qualsiasi combinazione di unità SSD e dischi tradizionali a piatti rotanti, più il software necessario ad abilitare funzioni di Software-Defined Storage (SDS). Un comparto che inoltre è
fortemente influenzato dalle evoluzioni del cloud. Entro il 2025 infatti, secondo Gartner, oltre il 40% delle attività di gestione on-premise sarà sostituita da Managed
Storage as-a-Service e oltre il 70% della capacità di storage enterprise sarà fruita con modalità a consumo.
Gli otto leader del Magic Quadrant stanno evidentemente interpretando bene questi trend. Chi più e chi meno, perché il quadrante non è una classifica. Anche se un ordine di (relativo) merito
si può sempre derivare dalla posizione nel quadrante stesso: chi è più in alto a destra prevale. Con questa logica
sarebbe Pure Storage a prevalere sugli altri, seguita nell'ordine da NetApp, le coppie HPE-Dell e IBM-Huawei (più visione per le prime, più execution per le seconde), Infinidat, Hitachi Vantara. Ciascuna con i suoi punti di forza e debolezza.
Dell Technologies, come tutti i grandi vendor, ha come punti di forza la completezza dell'offerta - qui si tratta delle piattaforme PowerMax,
PowerStore, PowerFlex - che permette di soddisfare in maniera anche mirata e granulare le esigenze dei clienti. Citazione particolare per i sistemi
PowerStore, che danno la possibilità di consolidare vari tipi di storage per semplificare l'architettura IT. Bene anche che tutti i prodotti siano tanto acquistabili "vecchia maniera" quanto fruibili con modalità a consumo. Il "pollice verso" di Gartner per Dell riguarda invece la poca chiarezza delle offerte che comprendono hardware, software, supporto e servizi insieme. Ma anche la mancanza di una infrastruttura di cloud storage unificata e il supporto non sempre coerente per i prodotti legacy.
Anche
Hitachi Vantara convince per l'ampiezza dell'offerta, che
spazia dagli ambienti mainframe agli open system, coprendo le esigenze dei clienti enterprise e mid-enterprise tra l'altro usando la medesima piattaforma software, il che semplifica le cose.
L'hardware è performante, il sistema operativo SVOS abilita funzioni AIOps in tutte le piattaforme che lo utilizzano. Punti deboli? Soprattutto le funzioni SDS per lo storage a blocchi e alcune di quelle a supporto dell'analisi dei dati in tempo reale.
Gartner premia
HPE per diverse funzioni che potenziano la dotazione di sistemi storage: i servizi di GreenLake per le applicazioni verticali, l'
AIOps di InfoSight, le funzioni analitiche di CloudPhysics. Tutto questo contribuisce a
semplificare la vita di chi gestisce, configura ed acquista lo storage. Come punti di attenzione per HPE, Gartner segnala la sua transizione ad un modello completamente as-a-Service, che è ancora in corso e potrebbe creare una "customer experience non coerente". Anche per HPE è da migliorare la parte SDS per lo storage a blocchi.
Huawei viene premiata da Gartner per tre principali punti di forza: la piattaforma di
data management potenziata con elementi di AI, il
progressivo ampliamento dell'offerta, il buon equilibrio tra costi, prestazioni e chiarezza delle roadmap di sviluppo. Il suo punto di debolezza principale è lo stesso che hanno oggi tutti i vendor tecnologici cinesi: le
tensioni geopolitiche tra USA e Cina possono avere impatti negativa sulla sua crescita. Inoltre l'offerta cloud-nativa di Storage-as-a-Service è migliorabile, come anche la compatibilità delle piattaforme a blocchi rispetto ai cloud pubblici.
IBM punta su due principali linee di sistemi: DS8900F per la parte mainframe e gli array FlashSystem per il resto del mercato. Gartner apprezza che il codice operativo dei sistemi FS sia
omogeneo e coerente per tutte le fasce di prodotto, che tra l'altro presentano un interessante rapporto prezzo/prestazioni. Pollice su anche per le funzioni di gestione di Spectrum Virtualize e Spectrum Virtualize for Public Cloud. Da migliorare invece la
coerenza del supporto tecnico, che dipende troppo dalla località e dal prodotto, e il costo del supporto esteso oltre la prima fase contrattualizzata.
Infinidat e i suoi sistemi InfiniBox piacciono ai clienti contattati da Gartner per le varie possibilità di acquisto e
fruizione, il livello del supporto e le funzioni di gestione AIOps. Due i principali limiti invece segnalati: i prodotti non sono ideali se si ha bisogno di
meno di 250 PB di storage e non sono integrabili direttamente con i cloud pubblici.
NetApp è un
nome storico del mondo storage e non stupisce quindi che la principale qualità segnalata da Gartner sia l'
ampio portafoglio prodotti, adatto sia per chi cerca un prodotto entry level, sia per chi ha esigenze di fascia alta. Il modello Keystone Flex offre poi diverse opzioni di acquisto e fruizione, e non guasta affatto che le piattaforme operative Ontap consentano una
gestione unificata di varie classi di ambienti di memorizzazione. Da migliorare le funzioni AIOps e qualche aspetto nel princing del supporto esteso.
Pure Storage viene ben considerata dai suoi utenti per la semplicità di utilizzo dei prodotti e la
flessibilità dei modelli di fruizione. Tra cui in particolare Pure as a Service. Le funzioni di AIOps, poi, sono convincenti. L'altro lato della medaglia riguarda soprattutto un peso che Pure si porta dietro da sempre: i dubbi sulla sua capacità di essere regolarmente in utile, e quindi di
poter operare a lungo termine. A parte questo, non piacciono la poca o non facile integrazione con i cloud pubblici e il costo complessivo degli array all-flash.
A parte gli otto Leader, il Magic Quadrant di Gartner per lo storage primario comprende anche tre Challenger (
DDN, Lenovo, Inspur) e due Niche Player (
Zadara, Fujitsu).