Due spinoff per Toshiba, che come altri conglomerati cede alle spinte "separatiste" dei suoi azionisti
Toshiba ha deciso di dividersi in tre aziende distinte. L'obiettivo dichiarato è, come sempre in questi casi, "creare valore per gli azionisti" in una operazione che, secondo la stessa società, per la prima volta nella storia giapponese viene messa in campo da un'azienda di così grandi dimensioni. Una operazione di
rottura con il passato era stata chiesta a gran voce dagli azionisti di Toshiba, considerando che negli ultimi anni la società è passata attraverso molte difficoltà, compreso uno scandalo finanziario.
L'idea di fondo, come in quasi tutti gli spinoff, è quella di
creare società più piccole, agili e focalizzate dell'azienda di partenza. La maggiore focalizzazione sui mercati di riferimento dovrebbe garantire risultati finanziari migliori, anche grazie alla riduzione dei costi derivante dalle minori dimensioni rispetto alla ex casa madre. Tanto che per
Satoshi Tsunakawa, CEO ad interim di Toshiba, la divisione in tre aziende distinte è proprio un modo per "
rafforzare il posizionamento competitivo" di Toshiba. Perché ciascuna delle nuove realtà "
ha bisogno di maggiore flessibilità per cogliere le opportunità del suo proprio mercato".
La divisione di Toshiba darà vita, nella seconda metà del 2023, a
due aziende produttive e una holding finanziaria. Quest'ultima manterrà la denominazione di Toshiba, mentre le altre assumeranno nuovi nomi che però, al momento, non sono stati ancora definiti.
L'azienda principale che nascerà dagli spinoff per ora si chiama genericamente
Infrastructure Service Company e comprenderà le divisioni Energy Systems & Solutions, Infrastructure Systems & Solutions, Building Solutions, Digital Solutions, Battery dell'attuale Toshiba. Sarà quindi attiva in mercati come
energia, trasporti, rinnovabili. Ma anche nel campo dei
sistemi IT per le Pubbliche Amministrazioni e le grandi imprese. IL giro d'affri previsto per l'anno fiscale 2021 è di quasi 2.100 miliardi di yen.
Lo spinoff minore riguarda quella che al momento viene definita
Device Company e che comprende le attività della divisione Electronic Devices & Storage Solutions. La nuova società sarà quindi attiva nei mercati
dei semiconduttori e dello storage. Con un giro d'affari previsto di 870 milioni di yen in questo anno fiscale. Va peraltro ricordato che le attività propriamente "device" - la produzione di PC - di Toshiba sono già fuoriuscite dalla casa madre
anni fa.
Toshiba non è l'unico grande conglomerato che
si sta separando in aziende più piccole per accontentare gli azionisti più aggressivi e comunque cercare di crescere meglio. Di recente,
anche General Electric ha annunciato la divisione in tre aziende. Lo spinoff di GE Healthcare porterà alla nascita di una impresa focalizzata sulla medicina di precisione. Altro spinoff poi per la combinazione delle divisioni GE Renewable Energy, GE Power, GE Digital, che insieme formeranno una nuova società dedicata alla transizione energetica. Infine la "vecchia" GE, che manterrà solo le attività legate al settore aerospaziale.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.