Cosa ci aspetta nel prossimo anno, secondo Danny Allan, CTO e SVP of Product Strategy dell’azienda attiva nella Modern Data Protection
A poco più di un mese dalla fine dell’anno, cominciano ad arrivare le
prime previsioni su come sarà il 2022. Per quanto riguarda lo scenario non solo IT,
Danny Allan, Chief Technology Officer e SVP of Product Strategy di Veeam, attiva nella Moderna Data Protection, esprime le sue idee per il 2022 formulando previsioni in sei ambiti principali.
Innanzitutto, secondo Danny Allan,
le acquisizioni rallenteranno perché le valutazioni delle aziende superano gli asset disponibili. Nel 2021, le attività che hanno riguardato le acquisizioni hanno raggiunto dei livelli molto alti, una tendenza aiutata soprattutto dai bassi tassi di interesse e dai prezzi delle azioni molto alti. Nel 2022, questa tendenza cambierà. Le acquisizioni più grandi saranno poche e con molta distanza le une dalle altre, ciò a causa delle valutazioni delle aziende che continueranno a salire. Solo le aziende ben consolidate e con liquidità avranno il denaro necessario per fare nuovi acquisti. La soglia di acquisto più alta renderà più difficile per le aziende di medie e piccole dimensioni crescere ed evolvere, dando un vantaggio non indifferente alle aziende più grandi e consolidate.
L'IA e l'automazione sostituiranno i lavori di livello base nei settori Finanza, Sanità, Legal e software. La scarsità di talenti lascerà molti posti di lavoro scoperti, lasciando spazio all'intelligenza artificiale e all'automazione. Durante la pandemia abbiamo visto come la tecnologia ha iniziato la sua ascesa nell'industria dei servizi con l’introduzione di robot per supportare le persone. Nel 2022, l'IA e l'automazione saranno in grado di riempire i posti vacanti nei settori più colpiti, come la finanza, la sanità, l'industria legale e quella del software. Questi sviluppi influenzeranno soprattutto le posizioni entry level, come gli stagisti, rendendo più difficile per i neolaureati che entrano nel mondo del lavoro fare un’esperienza lavorativa.
Danny Allan di Veeam
Dal punto di vista dello sviluppo,
l'integrazione continua e la delivery continua (CI/CD) entreranno a far parte dei requisiti dei team IT. Il memorandum di Bill Gates del 2001 è diventato lo standard del settore su come progettare, sviluppare e consegnare sistemi software complessi: da allora non ci sono stati più standard a cui fare riferimento. I team IT e gli sviluppatori spesso preferiscono adottare sistemi tecnologici "conosciuti" e non usare standard in nuove aree di sviluppo, come l'integrazione continua e la delivery continua (CI/CD). Nel 2022 assisteremo a una maggiore stabilità e a una standardizzazione di CI/CD. I leader IT hanno davanti un mercato ad alta crescita e valutazione con l’opportunità di ottimizzare l'attività di sviluppo e risolvere il problema degli “interventi del giorno dopo”.
Il mercato del lavoro nel settore tecnologico dovrà fare i conti con sfide molto difficili. L'economia Covid-19 e le conseguenti grandi dimissioni a cui abbiamo assistito negli ultimi due anni hanno certamente lasciato il segno nel settore tech. Mentre continuiamo ad assistere a un turnover ed è sempre più difficile trattenere i dipendenti, gli stipendi tech inizieranno a crescere nel 2022 per incentivare i talenti a restare in azienda. Sfide più difficili, soprattutto per le persone nel mondo delle startup e dei venture capital. I giganti tecnologici sono quelli in grado di soddisfare le richieste economiche e di fornire benefit per una forza lavoro competitiva. Nei prossimi anni sarà interessante assistere a come questo trend avrà impatto sull’innovazione, che spesso arriva dal mondo delle startup dove le persone lavorano con stipendi bassi e per molto tempo. È probabile che assisteremo a una rinascita di talenti tecnologici che sceglieranno di lavorare nelle aziende più grandi per accedere a stipendi più stabili e alti, rinunciando all’ambiente delle startup e causando un gap di competenze e talenti che durerà per diversi anni.
Crescerà ancora l'attenzione sulla sovranità dei dati in cloud. Grazie al GDPR, che regola la protezione dei dati e la privacy nell'UE, e al California Consumer Privacy Act (CCPA), che migliora privacy e protezione dei consumatori in California, molte nazioni stanno percependo l’urgenza di emanare una legislazione completa sulla privacy dei dati. Un trend che continuerà nel 2022 e che farà porre maggiore attenzione sul tema della sovranità dei dati in cloud e se mantenere i dati all'interno delle nazioni o in un’altra posizione fisica. Questo modello è ciò che stiamo cominciando a vedere in Emea con il progetto
Gaia-X. Per alcuni questo approccio potrebbe sembrare quasi un ostacolo ma, una volta implementato, i benefici saranno evidenti e la privacy del consumatore sarà al centro della strategia aziendale.
I container diventeranno mainstream per supportare l'esplosione del cloud avvenuta nel 2021. Molte aziende hanno erroneamente pensato a un ritorno al lavoro in ufficio durante il 2021. Invece, il lavoro a distanza è continuato e le aziende sono state costrette a sviluppare nuove strategie a lungo termine per i lavoratori da remoto al fine di garantire efficienza e per trattenere in azienda i dipendenti in cerca di flessibilità. Questa tendenza ha richiesto l’implementazione di soluzioni basate sul cloud, provocando un forte aumento nell'adozione di servizi cloud. I container diventeranno una tecnologia mainstream nel 2022 proprio per rendere il passaggio al cloud più semplice e più snello per le aziende.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.