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Gruppo E, la sostenibilità per lo sviluppo

All’evento ‘Shape your vision’, la realtà fiorentina attiva nei progetti e nei servizi IT, presenta i piani per i prossimi due anni, tutti all’insegna della crescita sostenibile

Trasformazione Digitale
La sostenibilità sta diventando un cardine per la trasformazione delle aziende”, esordisce Stefano Zingoni, Marketing Director e co-founder di Gruppo E, durante l’evento “Shape your vision”, tenutosi a fine novembre a Firenze e dedicato al tema della transizione digitale da ottenere tramite le tecnologie IT.  

E proprio all’insegna della sostenibilità si dipana il percorso di sviluppo del Gruppo E, realtà nata nel 2018 che raggruppa un insieme di aziende, come Ergon, fondata nel 2005 e nucleo originario del gruppo, Mediasecure, Estrobit, Neboola e Lunokod, MGALabs e Enext, tutte operative nel settore dell’IT.  Attualmente il Gruppo E, che collabora con i principali vendor IT, quali per esempio VMware, NetApp, Rubrik, AWS, Palo Alto, Veeam e Check Point, ha oltre 100 persone tra dipendenti e collaboratori, circa 50 milioni di fatturato, e opera in quattro sedi, a Firenze, Siena, Bologna e Milano, con intenzioni di espansione del business che seguono la linea già tracciata “per cerchi concentrici dalla Toscana verso le aree limitrofe e quelle a maggior potenziale di business, come per esempio il Triveneto”, conferma Stefano Davitti, Amministratore Delegato di Gruppo E.  

Sei valori chiave

Per quanto riguarda la strategia di crescita nei prossimi due anni, da qui al 2023, il Gruppo E fa sapere che questa poggia su sei valori chiave: Fiducia, alla base dei rapporti attivi tra azienda e dipendenti; Equilibrio, per agevolare la gestione degli impegni personali di chi lavora per l’azienda; Innovazione, per permettere la proposizione di un’offerta sempre aggiornata; Qualità, per ottenere la massima soddisfazione dei clienti; Collaborazione, per raggiungere un grande risultato; e infine Sostegno, a favore della comunità.  

Nel supportare i piani di sviluppo, il Gruppo E è impegnato anche nel coinvolgimento e reclutamento di giovani talenti: “ci rivolgiamo a studenti delle scuole superiori, Università, apprendisti e giovani professionisti attraverso l’adesione a programmi specifici”, prosegue Davitti, spiegando che “abbiamo aderito al programma Alternanza scuola-lavoro promosso dal Miur, e crediamo fermamente nei giovani e riteniamo che investire su di loro e sul loro futuro sia il vero valore di un’azienda e per questo motivo ospitiamo studenti per periodi di stage, tutti finalizzati all’inserimento lavorativo”. 

stefano davitti
Stefano Davitti, AD di Gruppo E

Sostenibilità ambientale e sociale

Il Gruppo E prevede che i prossimi due anni apporteranno un ulteriore sviluppo del fatturato, della redditività e dei margini: “questi obiettivi strategici di business saranno sempre accompagnati, grazie al nostro DNA, da nuovi e ambiziosi obiettivi di sostenibilità, ambientale e sociale”, sottolinea Davitti, spiegando che “da sempre privilegiamo i brand che mettono tra le priorità la sostenibilità, in termini di riduzione delle emissioni, preservazione della biodiversità e delle risorse naturali”.  

Nella visione del Gruppo E, l’IT è “il veicolo cardine della transizione: tecnologie informatiche sempre più sofisticate portano a performance migliori dei sistemi fisici e digitali, e quindi rendono in generale le aziende sempre più sostenibili. I vendor con cui collabora il Gruppo E, realtà che raggruppa player operativi nel settore dell’Information Technology for business e al servizio delle imprese per ogni progetto IT, stanno già mettendo a disposizione tutte le tecnologie necessarie per realizzare una transizione digitale”. In questo senso, si fa notare, “la creazione di un ufficio ibrido, per le aziende, è solo l’inizio di un lungo percorso di trasformazione o più semplicemente di transizione, che è il passaggio dal modello attuale a un modello più efficiente. La transizione impone un approccio radicalmente nuovo al business e quindi la necessità di prevedere investimenti molto consistenti”. 

In sintesi, “un’infrastruttura IT sostenibile è l’obiettivo a tendere di ogni impresa, o almeno di ogni azienda che voglia partecipare attivamente al dibattito sulla sostenibilità e che voglia continuare a esistere in un mondo che della sostenibilità non può fare a meno. Fattore importante è rappresentato dai dati, che sono ormai asset strategici per le aziende, e per le quali la loro integrità e sicurezza deve essere garantita non solo per obbligo normativo, ma proprio per la sopravvivenza dell'azienda stessa”, conclude Stefano Zingoni.
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