Alimentata al 100% con energia rinnovabile, è la trentaseiesima cloud region mondiale e la sesta negli ultimi due mesi ad aprire, su un piano che ne prevede 44 in totale entro il 2022
“Un’opportunità per le aziende, per l’ecosistema dei partner e per l’intero sistema Paese”. È un po’ questo il tono generale dei commenti di tutti gli intervenuti ieri all’evento virtuale di presentazione ufficiale dell’apertura della prima cloud region italiana a Milano di Oracle.
Ma l’accento è stato anche posto sul tempismo dell’iniziativa, visto che si colloca in un momento in cui l’Italia sta prendendo slancio sulla scorta di quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: “la region di Milano potrà supportare anche le iniziative del Pnrr, che mira a promuovere il rilancio economico dell’Italia facendo leva sulla modernizzazione digitale. Avere una Cloud Region su suolo italiano faciliterà l’adozione dei servizi Oracle Cloud da parte degli enti governativi e dalle aziende che operano nei settori più strettamente regolamentati”, ha sottolineato Alessandro Ippolito, Vice President e Country General Manager di Oracle Italia, evidenziando che “è importante offrire alle organizzazioni italiane accesso a infrastrutture cloud localizzate nel paese per gestire le loro applicazioni e i loro dati più critici. In questo periodo stiamo assistendo a una crescita significativa del nostro business cloud, che riflette il desiderio dei nostri clienti di digitalizzare rapidamente la loro operatività per servire al meglio i loro clienti”.
Il tema della sovranità del dato, ovvero quello di mantenere i dati entro i confini dei diversi Paesi o aree geografiche è stato anche menzionato da Jae Evans, CIO di Oracle, intervenuta in collegamento dall’headquarter di San Francisco, che ha anche ricapitolato i piani di espansione del cloud di casa Oracle. Con quello di Milano, oggi il cloud Oracle di nuova generazione è disponibile in 36 Region a livello mondiale, con l’obiettivo di averne almeno 44 attive entro la fine del 2022, proseguendo su uno dei più rapidi percorsi di espansione nel settore.
Jae Evans, CIO di Oracle, durante il collegamento da San Francisco
In più, la Region di Milano rafforza l’ampia rete di infrastrutture Oracle nell’Unione Europea, area in cui sono già disponibili Francoforte, Amsterdam, Marsiglia e, in contemporanea con Milano, anche Stoccolma, con la previsione aprire una seconda Region in Francia e una in Spagna. Altre Oracle Cloud Region sono presenti anche nel Regno Unito e in Svizzera.
Quest’ultimo aspetto è stato al centro dell’intervento di Fabio Spoletini, Senior VP Cloud & Managing Director South Europe and Emea Large Deals di Oracle, che ha così sintetizzato la strategia di espansione nel cloud: “nel corso del prossimo anno, apriremo altre due Region per rafforzare il backbone europeo, avendo sempre in mente l’intenzione di voler essere il cloud provider d riferimento per i worlkload mission critical, aspetto fondamentale che richiede bassa latenza e sovranità del dato”.
A guardare nei dettagli più tecnici, accennati tra gli altri anche da Andrea Sinopoli, Cloud Technology Country Leader di Oracle, e Giovanni Ravasio, VP & Cloud Applications Country Leader di Oracle, i servizi Oracle Cloud, tra cui si annoverano Oracle Autonomous Database, Oracle Container Engine for Kubernetes e Oracle Cloud VMware, sono ora disponibili da Milano per i clienti che vogliono sfruttare una Cloud Region localizzata in Italia.
Non solo: come noto, la strategia Oracle prevede di andare incontro alle esigenze dei clienti permettendo di tenere dati e servizi dove ne hanno bisogno. I clienti possono implementare Oracle Cloud completamente all’interno dei loro data center con le proposte Dedicated Region e Exadata Cloud@Customer, implementare servizi cloud localmente con una gestione basata su cloud pubblico oppure implementare servizi cloud remotamente a livello edge con Roving Edge Infrastructure.
Un momento dell'evento di lancio della Oracle Cloud Region di Milano
L’ampia rete Oracle Cloud Infrastructure, composta da oltre 70 partner FastConnect regionali e globali, offre i ai clienti connettività dedicata verso le cloud region Oracle e i servizi OCI, dando loro le migliori scelte possibili ovunque si trovino. FastConnect è un modo facile, flessibile ed efficiente dal punto di vista dei costi di creare una connessione di rete dedicata e privata con banda più elevata, minore latenza e performance più solide delle connessioni internet pubbliche.
Inoltre, OCI e Microsoft Azure hanno creato una partnership strategica che permette ai clienti comuni di operare carichi di lavoro in entrambi i cloud. La collaborazione offre una interconnessione cross-cloud a bassa latenza tra OCI e Azure in otto region selezionate, identità federate per i clienti in comune che usano applicazioni in entrambi i cloud e un modello di supporto collaborativo. I clienti possono avere applicazioni full-stack in configurazione multicloud, mantenendo allo stesso tempo una connettività a elevate prestazioni che non richiede di utilizzare un’altra architettura. Possono anche migrare applicazioni esistenti o sviluppare applicazioni cloud native che usano una combinazione di servizi OCI e Azure.
Non è stata ovviamente tralasciata la sostenibilità: Oracle si è impegnata ad alimentare tutte le Cloud Region del mondo con energia al 100% rinnovabile entro il 2025. Otto Region europee, compresa quella di Milano, sono già alimentate in questo modo, mentre in tutte le Region si usano tecnologie di gestione dell’energia e di raffreddamento all’avanguardia, per minimizzare l’impatto sull’ambiente. Come parte della sua iniziativa per un cloud pulito e che usi le rinnovabili, Oracle ha infine fatto sapere che ha riutilizzato o riciclato il 99,6% dell’hardware ritirato nell’anno fiscale 2021, con stretta adesione alle buone pratiche di sicurezza e data privacy previste.