▾ G11 Media: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...

Fintech e Insurtech in Italia: bene, non benissimo

Le analisi della School of Management del Politecnico di Milano indicano che l'ecosistema nazionale delle imprese Fintech e Insurtech si è sviluppato, ma manca il salto di qualità

Trasformazione Digitale

Oltre cinquecento realtà - per la precisione 564 - che nella grande maggioranza dei casi (79%) sono startup o PMI innovative, comunque aziende capaci di raccogliere fondi per, mediamente, 3,6 milioni di euro ciascuna. Questo è il ritratto dell'ecosistema Fintech e Insurtech italiano che fa la School of Management del Politecnico di Milano. Un mondo che complessivamente "cuba" circa due miliardi di euro di finanziamenti, ma che fatica a fare il salto definitivo di qualità perché i fondi sono molto concentrati e l'accesso ai capitali per crescere è ancora limitato.

Il rischio, spiegano gli analisti, è arrivare ad un mercato a due velocità in cui gli operatori già in qualche modo affermati continuano a crescere, mentre quelli nelle retrovie faticano a svilupparsi come potrebbero. Il lato positivo è che le varie realtà dell'ecosistema Fintech e Insurtech italiano sono aperte alle collaborazioni, che indubbiamente sono un fattore di crescita. Le relazioni infatti contano, ed è un bene che il 69% degli incumbent di settore abbia già collaborato in qualche forma con startup o PMI Fintech.

"È però evidente che gli sforzi maggiori di collaborazione siano stati compiuti spesso solamente da una cerchia ristretta di attori: la spinta innovativa si traduce ancora poco in progetti concreti ed ora, più che mai, è, invece, il momento di intensificare questa convergenza", spiega Marco Giorgino, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Fintech & Insurtec del Politecnico.

Ma come è davvero composto, oggi, l'ecosistema Fintech e Insurtech italiano? Oltre la metà (il 52%) comprende realtà strettamente Fintech, Insurtech o RegTech, che offrono servizi finanziari come prestiti e finanziamenti (nel 24% dei casi), di pagamento (28%), di asset management (18%) e assicurativi (31%). Un ulteriore 26% sono invece TechFin, realtà che offrono tecnologie specificatamente pensate per gli attori del settore finanziario e assicurativo. Il restante 22% non offre servizi finanziari né soluzioni tecnologiche, ma abilita l’accesso di attori finanziari a dati, clientela, competenze.

Analizzando il solo ambito Insurtech, le realtà innovative sono 130 e si dividono in due categorie. Il 64% comprende aziende Insurtech in senso stretto, ossia che offrono servizi assicurativi, mentre il 36% è fatto di imprese Tech Insurance, ossia che offrono tecnologie per gli attori del settore assicurativo.

Prospettive di crescita

Le prospettive di crescita per le giovani aziende Insurtech e Fintech indubbiamente ci sono, e sono legate all'evoluzione digitale e di approccio della clientela potenziale. I consumatori italiani oggi sono ben disposti a sperimentare servizi innovativi e a rivolgersi ad attori alternativi rispetto alle classiche banche e compagnie assicurative. Certo c'è prudenza: gli incumbent sono ancora il punto di riferimento principale per finanziamenti e polizze. Ma l'utenza potenziale non trascura affatto l'appeal e i vantaggi di servizi digitali Fintech e Insurtech ben sviluppati.Un fattore che potrebbe aiutare le realtà Fintech e Insurtech ad affermarsi è la loro attenzione agli obiettivi di sostenibilità sociale. Da tempo gli operatori tradizionali offrono prodotti come investimenti ESG o Green Bond attenti alla sostenibilità, ma alcune offerte Fintech e Insurtech vanno oltre - con soluzioni di “micro Fintech” e “micro Insurtech”, fino a App per investire direttamente in progetti sostenibili - e per questo possono attrarre i consumatori più attenti e consapevoli.

Lo scenario dell'ecosistema Fintech e Insurtech italiano assomiglia quindi a quello di un percorso in fase di sviluppo. E qui, sottolina l’Osservatorio Fintech e Insurtech, si mostra un'altra criticità: non tutti gli investimenti che le realtà innovative raccolgono sono effettivamente orientate al migliore sviluppo possibile. "Per le nuove sfide della crescita è importante avere compagni di viaggio imprenditoriale che possano apportare conoscenze e competenze, al di là dei capitali", spiega Laura Grassi, Direttrice dell’Osservatorio Fintech & Insurtech. Serve maggiore elasticità per un importante cambio di passo di tutto il settore.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ImpresaCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Speciali Tutti gli speciali

Reportage

Red Hat Summit Connect 2024

Reportage

WPC 2024

Speciale

Speciale Data Center

Speciale

Speciale Hybrid Working

Reportage

Cybertech Europe 2024

Calendario Tutto

Gen 23
Nutanix Cloud Day Roadshow - Bari

Magazine Tutti i numeri

ImpresaCity Magazine


Leggi il Magazine

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter