Secondo Reuters, Vodafone e Iliad potrebbero unire le forze sul mercato italiano
Vodafone e
Iliad starebbero per
unire le rispettive attività in Italia, per competere meglio su un mercato, come quello nazionale, in cui i consumatori stanno puntando più su bassi costi che su servizi a valore aggiunto. La notizia è stata
riportata da
Reuters, citando fonti anonime. Se l'operazione venisse confermata, darebbe vita a un operatore unico con una
quota di mercato del 36% e un giro d'affari da circa sei miliardi di euro. L'accordo è in fase di studio, afferma Reuters, ma non è certo che l'operazione si concluda. Diversi osservatori di settore però considerano operazioni di questo tipo possibili e persino, per molti versi, necessarie. Il mercato italiano delle telecomunicazioni
è più frammentato di molti altri e questo ha portato a una lotta al ribasso dei prezzi che non ha favorito nessuno. E impedisce di mettere in campo investimenti per lo
sviluppo delle reti e dei servizi
a valore aggiunto più interessanti.
Chiaramente, una fusione di Vodafone e Iliad richiederebbe il
benestare sia dell'AGCOM italiana sia delle autorità antitrust europee. Iliad tra l'altro è entrata sul mercato italiano, anni fa, proprio come operatore "aggiunto" che compensasse la fusione tra Wind e Tre. Non è quindi scontato che un nuovo consolidamento del mercato nazionale sarebbe
approvato senza correzione dalle authority del caso. Anche se la quota di mercato di Iliad non è poi così elevata: circa il 7,5% del mercato nazionale rispetto al 28,5% di Vodafone. Curiosamente, se le indiscrezioni di Reuters venissero confermate il fondatore e proprietario di Iliad -
Xavier Niel - si troverebbe coinvolto in due operazioni rilevanti per il mercato italiano. Da un lato la fusione Vodafone-Iliad, dall'altro la scalata a TIM da parte del fondo KKR. Niel è infatti un membro indipendente del board KKR.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.