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Medicina di precisione: Alphabet con L'Oréal per la dermatologia

L'Oréal studia con Verily nuove applicazioni del machine learning nello studio della pelle

Tecnologie

Quando si parla di medicina di precisione, o precision health, di solito si pensa ad applicazioni molto sofisticate come la composizione di medicinali su misura del singolo paziente. Una tecnica che è nel mirino delle principali aziende farmaceutiche, perché molto più efficace - e remunerativa, va ricordato - della classica medicina di massa. Basata sui classici medicinali che saranno ragionevolmente efficaci per milioni di persone.

In realtà, però, ci sono applicazioni apparentemente anche molto più "leggere" di queste. Ma non meno interessanti dal punto di vista economico. Alcuni comparti del settore del beauty si stanno sovrapponendo, più o meno sensatamente, al medicale. Almeno, questo accade per le aziende più capaci di investire per sviluppare nuovi prodotti e servizi legati anche alle nuove tecnologie. L'Oréal è certamente una di queste, non stupisce quindi che abbia sviluppato una collaborazione con Verily, la "cugina" di Google - sono entrambe controllate da Alphabet - che opera appunto nel campo della precision health.

L'Oréal è nota per i cosmetici e la collaborazione con Verily è legata, in due sensi diversi, proprio a questo campo. Il primo ambito della partnership riguarda infatti un programma di ricerca sui vari fattori che influenzano la salute della pelle: biologici, clinici, ambientali. Si tratta essenzialmente di un programma che ricerca le correlazioni tra i fattori in gioco e i meccanismi di invecchiamento della pelle. Questa conoscenza è una base per lo sviluppo di prodotti cosmetici innovativi. L’Oréal però sa bene che i prodotti non bastano. Sempre più la clientela si conquista e si tiene fidelizzata con servizi innovativi, che grazie alle tecnologie del digitale possono essere veicolati nei punti vendita ma anche online. Per questo senso la Active Cosmetics Division di L’Oréal collaborerà con Verily nello sviluppo di tecnologie di tele-diagnosi - si va dai sensori agli algoritmi di analisi delle immagini - per applicazioni di dermatologia e di skincare che possono fare da base per, appunto, nuovi servizi.

È quello che il CEO di L’Oréal Group, Nicolas Hieronimus, descrive come "il futuro della bellezza". Basato sulla possibilità di sviluppare programmi cosmetici personalizzati. Questa forma di precision beauty si basa in sostanza sulla capacità di raccogliere dati e di analizzarli, con anche algoritmi di intelligenza artificiale che possano mettere i relazione lo stato della pelle di una persona con le conoscenze e le esperienze sviluppate in casi analoghi. Un approccio non diverso, nella concezione di fondo, all'applicazione delle tecniche di machine learning alla diagnostica per immagini.

I benefici potenziali di questo approccio sono vari e riguardano l'ambito medico come quello più semplice della cosmetica. Non a caso L’Oréal e Verily hanno coinvolto la International Society of Teledermatology per sottolineare che i previsti progetti di ricerca andranno a vantaggio anche dei dermatologi, dando loro nuovi strumenti di diagnosi.

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