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PNRR: la banda ultralarga per scuole e ospedali

Grazie al PNRR partono i bandi per connettere in utrabroadband scuole e ospedali: stanziato oltre mezzo miliardo di euro

Trasformazione Digitale

Lo sviluppo indispensabile della banda larga in Italia, o meglio della connettività ultrabroadband, passa innanzitutto per le dinamiche di mercato e poi, per le aree che il mercato non trova remunerative, per i fondi specifici della Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga. Sapevamo già che il Governo, grazie anche al PNRR, ha messo sul piatto quasi 3,7 miliardi di euro per coprire le aree sostanzialmente "a fallimento di mercato". Ora si muove per garantire connessioni adeguate a due classi di strutture chiave: scuole e ospedali.

Sono infatti stati presentati i bandi PNRR per connettere scuole e ospedali con Internet "veloce", una definizione che in questo caso varia tra 1 e 10 Gbps di banda bidirezionale, a seconda dei casi. L'operazione riguarda più di 12 mila strutture sanitarie e poco meno di 10 mila sedi scolastiche in tutta Italia. E si fraziona in due bandi specifici, denominati senza troppa fantasia Scuole connesse e Sanità connessa, che hanno in comune gran parte delle modalità operative.

Il principale tratto comune dei due bandi è la suddivisione dell'Italia in otto lotti, ciascuno con una o più Regioni contigue in modo da mantenere quasi equilibrato il numero delle sedi da collegare in broadband. Equilibrio che sembra raggiunto sostanzialmente per gli ospedali e un po' meno per le scuole. In entrambi i bandi, uno stesso soggetto potrà aggiudicarsi fino ad un massimo di quattro lotti.

L'unico lotto con una sola Regione riguarda la Lombardia, con 1.343 strutture sanitarie e 1.264 scuole. Troviamo poi tre lotti con coppie di Regioni: Toscana e Lazio (1.719 ospedali, 1.378 scuole), Campania e Calabria (rispettivamente 1.406 e 2.524 realtà), Sicilia e Sardegna (1.316 e 1.059). Poi tre lotti di "terzetti": Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta (1.649 ospedali, 912 scuole); Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trento-Bolzano (1.922 e 905); Emilia Romagna, Marche, Umbria (1.760 e 656). Si chiude con il "quartetto" Abruzzo, Basilicata, Molise, Puglia che conta 1.164 ospedali e 1.217 scuole.

Il bando Scuole connesse prevede la connessione dei 9.915 istituti coinvolti con velocità simmetriche di almeno 1 Gbps, a fronte di un investimento complessivo di 184,4 milioni di euro. Il bando Sanità connessa va un po' oltre e mira a garantire la connettività con velocità simmetriche di almeno 1 Gbps e fino a 10 Gbps. La somma stanziata è di 387,3 milioni di euro. Spesa totale, quindi: 571,7 milioni di euro.

Le attività di sviluppo delle infrastrutture di rete dovranno comunque concludersi entro il 30 giugno 2026. I bandi comprendono tutto ciò che è collegato alla connettività: fornitura e posa in opera della rete di accesso, servizi di gestione, assistenza tecnica, manutenzione. Cambia solo la durata minima dei servizi: almeno cinque anni dopo il completamento della rete per gli ospedali, almeno sei per le scuole.

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