Per agevolare lo sviluppo di reti cloud-native nel mondo Telco servono tecnologie aperte e soluzioni mirate: Dell Technologies si muove in questo senso
Il mondo delle Telco e dei Communications Service Provider è stato a lungo "irrigidito" da tecnologie e prodotti che non erano effettivamente in grado di interoperare fra loro e di abilitare lo sviluppo rapido di nuovi servizi. O perlomeno non erano in grado di farlo con la flessibilità che proprio Telco e CSP ora ritengono di dover offrire ai clienti. Anche sulla spinta concorrenziale di nuovi operatori che non hanno un pregresso di investimenti tecnologici da tutelare.
Il salto dalle tecnologie tradizionali a quelle del mondo cloud-native però non è immediato. E non sempre una compagnia telefonica o un service provider hanno il tempo e le risorse per fare esperienza e assemblare tutto da zero, sviluppando in proprio le skill di integrazione necessarie. Da qui la volontà, per molti vendor tecnologici, di sviluppare prodotti e servizi mirati. Dell Technologies ha presentato alcune novità in tal senso.
Il primo prodotto offerto è una piattaforma praticamente "chiavi in mano" che comprende tutti i componenti per realizzare una infrastruttura cloud-native orientata alle Telco. La piattaforma è chiamata Dell Telecom Multi-Cloud Foundation e comprende sia hardware Dell, sia il software di gestione e provisioning delle risorse Dell Bare Metal Orchestrator (lanciato qualche mese fa, ora con nuovi moduli). Queste componenti si appoggiano su alcuni framework cloud infrastrutturali, anch'essi compresi nel pacchetto: la scelta è lasciata al cliente e prevede le piattaforme di Red Hat, VMware, Wind River.
Dell sale poi con maggiore decisione sul treno di Open RAN, approccio interessante ma sinora relativamente poco gettonato al di fuori di alcune implementazioni e alcuni operatori. Questo però perché le soluzioni esistenti "non raggiungevano i livelli di prestazioni delle reti tradizionali", sostiene Dell. Ecco allora la scheda di accelerazione Dell Open RAN Accelerator Card, sviluppata in collaborazione con Marvell. Inserita in un server x86, si occupa dell'elaborazione di tutte le operazioni legate alla gestione del Layer 1 dello stack 5G.
È un complesso di operazioni, legate al layer fisico dello stack, che può occupare anche due terzi della capacità computazionale di una CPU. Bene quindi che si possa delegare a una scheda di accelerazione: questo - ha commentato Vodafone, una delle Telco più convinte da Open RAN - "dovrebbe offrire agli operatori di rete un percorso più efficiente e meno costoso verso Open RAN".Un aiuto a Telco e CSP viene anche dalla disponibilità di alcuni nuovi "validated design" specifici, ossia configurazioni pre-testate dei server Dell pensate per applicazioni mirate. Hanno debuttato il Validated Design per Services Edge 1.2, per le implementazioni di edge computing, e il Validated Design for the 5G Core with Oracle and VMware, che serve appunto per realizare la rete di core in una infrastruttura 5G.
Novità infine lato servizi, con una offerta per l'implementazione rapida di ambienti per la virtualizzazione delle funzioni di rete (Dell ProDeploy for NFVI) e un ecosistema di laboratori e competenze (Dell Open Telecom Ecosystem Lab Solution Integration Platform) per i partner Dell che vogliono sviluppare e lanciare sul mercato servizi edge e 5G.