Talenti e competenze sempre più al centro del campione mondiale del CRM, che cresce in un anno del 25 per cento, con un significativo contributo dell’Italia
Il dato di mercato viene illustrato da Salesforce con comprensibile soddisfazione. E con una punta di orgoglio. Anche perché proviene dagli analisti di IDC, che certificano come in ambito CRM la piattaforma di Salesforce abbia consolidato ulteriormente la posizione di numero uno al mondo, con una quota che nel primo semestre 2021 ha sfiorato il 24 per cento a livello globale, che equivale a oltre quattro volte il market share dell’immediato concorrente, oltre che essere una quota superiore a quella dei primi quattro concorrenti messi insieme.
Ma i motivi di orgoglio riguardano anche i risultati finanziari della società, che a inizio marzo ha presentato i dati dell’anno fiscale 2022, appena concluso, sui quali spicca il fatturato globale in crescita su base annua del 25 per cento, per un totale superiore a 26 miliardi di dollari. Con un contributo non secondario dell’Italia, che si è posizionata ancora una volta tra i Paesi a maggior crescita a livello mondiale, e al primo posto nell’area Semea, che comprende anche Francia, Iberia, Medio Oriente e Africa.
Parla di orgoglio anche Mauro Solimene, Country Leader di Salesforce per l’Italia, nel commentare i successi dell’azienda: “i risultati dell’anno fiscale appena concluso ci rendono estremamente orgogliosi, e sapere che l’Italia è tra i Paesi che crescono di più a livello mondiale è una conferma del lavoro eccezionale che tutto il nostro team è stato in grado di realizzare insieme ai nostri partner e a tutto l’ecosistema italiano, che rappresenta il grande valore e l’unicità di Salesforce”.
Non a caso viene menzionato il ruolo chiave della comunità dei partner, che ha visto anche una crescita del 30 per cento nel numero delle persone certificate sul mercato italiano, ponendo l’ecosistema italiano al secondo posto per certificazioni in tutta l’area Emea. Mauro Solimene, Country Leader di Salesforce per l'Italia
Una Factory per i talenti
Le attività di formazione sono un altro elemento chiave di Salesforce, che svolge da tempo in collaborazione con numerose università italiane, con i partner e con associazioni ed enti di formazione: in questi anni Salesforce e l’intero ecosistema hanno formato circa 4000 studenti, molti dei quali si sono certificati ed entrati a pieno titolo nell’ecosistema. Una stima di IDC, nel report Salesforce Economy, prevede che entro il 2026 saranno oltre 36.000 i nuovi talenti digitali che ruoteranno intorno all’ecosistema Salesforce, per un volume di affari di 34 miliardi di dollari.
Ma oggi è la volta di uno step ulteriore, con la nascita della Digital Talent Factory, un luogo virtuale dove informarsi, ispirarsi e scoprire tutte le realtà, da quelle universitarie a quelle delle aziende partner, che offrono percorsi di formazione ideati appositamente per contribuire a colmare il gap di competenze digitali e alla creazione di nuovi posti di lavoro all’interno dell’ecosistema Salesforce.
“Secondo la nostra recente indagine Digital Skills Index, l’86% degli italiani non ha le competenze digitali necessarie alle aziende per il futuro del lavoro, ma allo stesso tempo appena il 17% sta già seguendo percorsi formativi per colmare questo divario”, prosegue Mauro Solimene. “Le nuove tecnologie non devono essere guardate con timore, ma come un’opportunità di crescita soprattutto professionale. E in questo il potenziale della nostra piattaforma si riflette nel fatto che per accedere alle iniziative della nostra Digital Talent Factory italiana non cerchiamo necessariamente persone con una particolare formazione tecnico-scientifica: l’importante è che siano persone curiose con una gran voglia di imparare per costruirsi una carriera e reinventarsi a livello professionale”.
Nuova organizzazione italiana
Infine, la crescita di Salesforce in Italia ha spinto l’azienda a dotarsi di una nuova organizzazione per settori verticali, ognuno dei quali articolato con una propria struttura di supporto e consulenza che riporta direttamente al Country Leader Mauro Solimene: la prima linea vede Vanessa Fortarezza, Area VP Enterprise Business Unit, che segue tutti i clienti dei settori Telco, Media e Utilities, e Michele Cumin, che coordina l’unità Financial Services, e prevede anche due nuovi ingressi.
Si tratta di Michele Lamartina, proveniente da Broadcom ma soprattutto da CA Technologies, che guarda al mondo del Business to Business coordinando il settore Manufacturing e Healthcare, e di Mauro Palmigiani, proveniente da Palo Alto Networks, che invece guarda al mondo Business To Consumer, e nello specifico ai settori Retail, Fashion, Consumer Goods e Travel&Transportation.
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