Data Resilience cos’è e perché tutti la cercano per vincere la sfida del “nuovo” storage. La guida di ITD Solutions e IBM. Le regole da seguire, gli errori da evitare, le richieste e le domande che devono fare, subito, le imprese... tutto in una esclusiva guida firmata ITD Solutions e IBM
Data Resilience cos’è e perché tutti la cercano per vincere la sfida del “nuovo” storage. La guida di ITD Solutions e IBM. Le regole da seguire, gli errori da evitare, le richieste e le domande che devono fare, subito, le imprese... tutto in un esclusivo reportage.
Un report prezioso anche e soprattutto in tempi in cui dalla gestione efficace dei dati digitali passa buona parte della salute e del futuro di una intera organizzazione aziendale.
Oggi la protezione dei dati viene fatta principalmente con tre diverse modalità, spiegano da IBM. Con delle copie locali, che sono modificabili e non sono isolate. Con soluzioni di Disaster Recovery e di Business Continuity in cui la replica remota copia anche le modifiche, dannose o meno che siano. In ultima battuta, i dati vengono protetti con il backup e l’archiviazione a volte anche su Cloud che però, oltre a poter essere corrotti, in caso di attacchi hanno lunghi tempi di ripristino. È dunque necessario un approccio diverso per poter rispondere velocemente e mettere in sicurezza in maniera più incisiva i dati
Questo nuovo approccio passa inevitabilmente dall’azione dei partner sul territorio come ITD Solutions.
Per la cronaca, ITD Solutions è un system integrator parte del gruppo Digital Value, focalizzato nella realizzazione di soluzioni integrate per la digital transformation basate in particolare sull’offerta IBM. La digital transformation che ITD Solutions propone alle aziende punta a fornire esperienze clienti personalizzate e a favorire decisioni di business basate sull’elaborazione dei dati.Una volta effettuato l’assessment dell’It presente presso il cliente e definiti precisi obiettivi di business, ITD Solutions disegna la nuova infrastruttura proponendo un ambiente cloud ibrido e una proposizione as-a-service. L’architettura hardware, invece, viene definita a partire dalle soluzioni IBM.
I system integrator sono responsabili di quello che propongono alle imprese e ai CIO da sempre ma oggi ancora di più. Quando avviene un attacco ransomware l’informazione non soltanto arriva all’opinione pubblica, ma spesso e volentieri ci si chiede chi sia il partner che segue queste aziende. Dunque, proprio realtà come ITD Solutions corrono rischi di immagine e di business esattamente come i loro clienti.
A fronte di un simile scenario, secondo IBM e ITD Solutions a differenza di quello che si è fatto finora, è necessario creare un “air gap logico”, che non significa altro che memorizzare le copie dei dati in modo da renderle immutabili e inaccessibili da parte dei server.
A differenza delle soluzioni tradizionali – spiegano da IBM - come il backup o il Disaster Recovery, on-premise o su Cloud, questa tecnica li rende veramente immodificabili e li rende immediatamente disponibili in caso di disastro. Con la possibilità di fare delle copie con una frequenza maggiore. Questo vuol dire che le soluzioni moderne di Data Resilience permettono di assicurare un’affidabilità e un tempo di ripristino molto superiore. Ciò non toglie che le soluzioni tradizionali servano ancora, in caso di disastro fisico o guasto. E’ necessario però prendere questa direzione per avere una sicurezza completa dei nostri dati.
IBM, in questo senso, ha sviluppato soluzioni che consentono di affrontare la tematica della Data Resilience in maniera completa, partendo dallo storage hardware fino a soluzioni di sicurezza informatica. IBM Spectrum Virtualize è progettato per aiutare le aziende a proteggere i dati critici e a ripartire in modo rapido in caso di un attacco informatico.
Esiste poi l’integrazione con l’IBM Security QRadar, soluzione di SIEM nell’ambito quindi della Cyber Security, che riesce a rilevare già in fase iniziale gli attacchi e a rendere così più rapido il restore. I CIO, gli IT manager, anche quelli più abituati a gestire uno storage tradizionale, devono dunque fare i conti con queste nuove potenzialità e opportunità.
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