La nuova strategia Panasonic vuole mettere a frutto l'acquisizione di Blue Yonder, puntando sul settore delle soluzioni software per la gestione delle supply chain
Quattrocento miliardi di yen, pari a poco meno di tre miliardi di euro, da investire nei prossimi tre anni per lo sviluppo di alcune aree strategiche, tra cui in primo piano le soluzioni di supply chain management. È in estrema sintesi la nuova strategia a medio termine di Panasonic, che dall'inizio di aprile si è trasformata in una holding finanziaria (Panasonic Holdings Corporation) e ha demandato l'attività operativa ad aziende controllate.
La trasformazione, annunciata lo scorso febbraio, è in linea con analoghe operazioni che stanno, anche più faticosamente, portando avanti diversi (ex) conglomerati. L'idea di fondo è, anche in questo caso, che dividersi in organizzazioni più piccole e focalizzate permetta di muoversi meglio nei vari mercati che si intendono coprire. Ogni "operating company" del gruppo, spiega poi Panasonic, potrà investire solo i fondi generati dal suo proprio business. Il che potenzialmente porterà a un veloce abbandono delle company meno profittevoli.
Panasonic peraltro ha già individuato i settori che giudica più importanti per il suo futuro, i soli settori per i quali saranno disponibili investimenti di gruppo oltre a quelli resi possibili dalla relative operating company. Sono solo tre: le batterie per il comparto automotive, i sistemi di condizionamento dell'aria e - per il nostro settore più di competenza - le soluzioni software per la gestione delle supply chain.
Questi tre ambiti avranno a disposizione 400 miliardi di yen di investimenti spalmati sui prossimi tre anni. Altri 200 miliardi saranno spesi per lo sviluppo di alcuni "technology pillar", ossia componenti tecnologiche che possono essere utili a tutte le società del gruppo. Quelle per l'utilizzo dell'idrogeno come fonte di energia e quelle per lo sviluppo di sistemi ciberfisici sono le uniche citate.
In ambito IT la operating company di interesse principale diventa quindi Panasonic Connect, che assorbe ora in pratica tutte le linee di prodotti e soluzioni B2B collegate a Industry 4.0, media, mobile computing, logistica, avionica. E appunto supply chain management, dato che questa azienda è la nuova "casa" di Blue Yonder, che lo scorso settembre è diventata una controllata di Panasonic a tutti gli effetti (prima la quota posseduta era solo del 20%).