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VeeamON Tour 2022, la Modern Data Protection protagonista

Sull’asse Milano-Roma due giornate finalmente in presenza, e all’insegna del tutto esaurito, per fare il punto sulle novità dell’offerta Veeam insieme a partner e clienti

Tecnologie

Si è dipanato in due tappe identiche, a Roma e a Milano a metà giugno, l’edizione 2022 di VeeamON Tour, tornato per l’occasione a svolgersi in presenza. E subito caratterizzato da grande successo, con il numero degli intervenuti che ha superato ogni previsione. Del resto, l’appuntamento era di quelli da non perdere, per una mezza giornata molto densa di contenuti, a cominciare da quelli di Veeam stessa, passando per le testimonianze di alcuni importanti clienti, per arrivare agli interventi dei principali partner tecnologici.Elena Bonvicino e Alessio di Benedetto di Veeam danno il benvenuto agli intervenuti a VeeamON 2022

Occhio al ransomware

Con Alessio di Benedetto, Technical Sales Director Southern Emea di Veeam, e con Elena Bonvicino, Manager of Channel di Veeam, nella veste di padroni di casa d’eccezione, la giornata si è aperta con l’intervento di Alessio Di Benedetto che ha subito introdotto il mood tecnologico della giornata, ponendo l’accento su ransomware: “si tratta della minaccia che oggi mette più a rischio i dati e impone una protezione mirata, in quanto il backup va considerato l’ultima linea di difesa, sia per non pagare il riscatto sia per ripartire rapidamente, perché come noto la ripartenza è l’obiettivo primario di fronte a qualsiasi incidente, e non solo del ransomware”.

Qualche dato può dare i reali contorni di un fenomeno che non accenna a diminuire: “nel 2021, secondo la nostra indagine Veeam Ransomware Trends, c’è stato un attacco ransomware ogni 11 secondi, il che significa che ve ne sono stati più di 8 milioni all’anno”, ha ricordato Di Benedetto, facendo anche notare che “3 aziende su 4 hanno subito un attacco”. “In questo quadro, “la strategia di Veeam è quella di puntare sull’immutabilità del dato cioè del repository di backup, e anche sulla capacità di analizzare i file di backup, in modo da non immettere nuovi virus o nuovi ransomware all’interno dell’infrastruttura di produzione”.

Numero uno nel mondo

Oggi, ha proseguito Di Benedetto, “Veeam è un’azienda solo software e questo ci ha dato modo di poter sviluppare massimi livelli di integrazione con tutti gli attori: dai vendor hardware agli hyperscaler, e questo ci consente anche di poter proporre il restore dei dati e delle applicazioni anche senza aver eseguito il backup, in quanto siamo in grado di agire direttamente sugli snapshot”. Si tratta sicuramente di una strategia vincente, dato che oggi, con oltre un milione di installazioni a livello globale, IDC ha certificato che Veeam è numero uno nel mondo nel mercato della Data Protection.


Novità su tutta la linea

Come in ogni evento che si rispetti, non sono mancate le novità di prodotto, sulle quali vi è stata una nutrita sessione tecnica nella parte finale dell’evento, anticipata dai commenti di Alessio Di Benedetto che ha evidenziato che “Veeam sta puntando moltissimo, con un approccio di tipo Agile, alla frequenza dei rilasci, con un occhio di riguardo per la protezione di tutti i workload di tipo cloud native, ovvero sia quelli ospitati presso i classici hyperscaler come AWS, Microsoft Azure o Google Cloud Platform, sia sulle nuove tecnologie containerizzate di tipo Kubernetes”.

In concreto, sono già disponibili le nuove versioni di Veeam Backup & Restore per tutte queste piattaforme e in particolare anche per i modelli as-a-Service come Microsoft 365, cui seguirà presto quella per Salesforce. Ma la novità più attesa è la versione 12 della Veeam Availability Suite: il prodotto di punta dell’azienda sarà presto disponibile con innovazioni rilevanti in diversi ambiti, quali Disaster Recovery as-a-Service, utilizzo delle piattaforme di object storage, e integrazione con piattaforme di protezione per Kubernetes, Infine, la V12 prevede visibilità e gestione centralizzata della protezione dei dati Kubernetes con il plug-in Veeam Backup & Replication per il nuovo Kasten by Veeam K10 V5.0.

Le testimonianze dei clienti e dei partner

Successivamente, è stata la volta delle testimonianze di due clienti di rilievo: Alan Civita, CIO di Innova, ha tra l’altro ricordato che in occasione del passaggio a Kubernetes la società è stata il primo cliente italiano di Kasten quando Veeam l’ha acquisito, mentre Piergiorgio Spagnolatti, Head of Infrastructure di Banca Popolare di Sondrio, ha tenuto a sottolineare l’importanza delle soluzioni di Data Protection di Veeam in un ambiente altamente regolato come quello degli istituti di credito.


La parola è poi passata ai partner: Roberto Massoli, Software Defined Solution Sales Executive di Lenovo, ha affermato che “lo slogan ‘Better Together’ rappresenta la filosofia di fondo dell’alleanza con Veeam, perché le tecnologie hardware Lenovo sono realizzate appositamente per trarre il massimo valore dalle soluzioni Veeam che vi vengono installate”. In questo modo, ha proseguito Massoli, “vengono realizzate soluzioni complete che permettono ai clienti di avere su un unico framework sia i dati di produzioni sia quelli di backup, con un tool di management che consente di tenere sotto controllo l’intera infrastruttura hardware, in modo da avere un unico interlocutore in caso di eventuali problemi”.


Giorgio Iracà, Storage Solution Architect di HPE, ha invece dettagliato sull’alleanza in atto da oltre dieci anni tra HPE e Veeam, che “ha permesso di costruire una forte integrazione su vari livelli e non solo sul piano puramente commerciale. È stato infatti possibile sviluppare assieme soluzioni e tecnologie che permettono di portare numerosi benefici ai clienti in ottica di protezione del dato, oggi più che mai importante, anche alla luce della crescente evoluzioni delle tecnologie di attacco, che impone una sempre maggiore sofisticazione delle contromisure di protezione”.

Giorgio Finazzi, Sales Engineer South-East Emea di Cloudian, ha illustrato le attività della società, “una object storage company fondata nel 2011, la cui peculiarità è quella di essere esclusivamente software: i modelli di fornitura sono diversi, dalla subscription al software perpetuo, con una soluzione storage altamente scalabile e interoperabile”. Un esempio rilevante di interoperabilità è quello con Veeam, che quando ha lanciato la sua soluzione di object storage si è potuta integrare fin da subito con Cloudian.

Fabrice Endlicher, Director Alliances & Channel Southern Europe & Dach di Scality, ha invece raccontato i punti salienti della partnership con Veeam, oltre a illustrare brevemente l’offerta dell’azienda, costituita da soluzioni scale out di object storage di tipo software defined. In particolare, ha spiegato Endlicher, “essere scale out significa che la soluzione è in grado di scalare infinitamente, come è dimostrato dal recente annuncio dell’acquisto da parte di una importante banca americana di una capacità di 80 Petabyte di dati, mentre l’anno scorso si è aggiunta l’offerta Scality Artesca con 50 Terabyte su un unico nodo, in modo da poter affrontare al meglio anche il mercato delle Piccole e Medie Imprese”.


Giuseppe De Pasquale, RSM Italy, Greece, Cyprus and Malta di Quantum, ha puntato l’attenzione sul tema caldissimo del ransomware: “una indagine recente di Quantum ha mostrato che il 40% degli intervistati ha subito un attacco, e il 90% di questi ha dovuto pagare un riscatto. In questo quadro il backup diventa l’arma fondamentale per proteggersi, salvaguardando i dati che come noto sono l’asset fondamentale di qualunque azienda”. Al riguardo, Quantum, che opera in questo settore da oltre 40 anni, è in grado di fornire soluzioni ad hoc che si integrano perfettamente con l’offerta Veeam.

Verena Roehrig, Partner Marketing Manager Emea di Wasabi, ha raccontato la fase di forte espansione della società di Boston che “si basa su 3 P: Prezzo, Performance e Protezione. Wasabi fornisce infatti "storage in cloud a un prezzo fino all’80% inferiore alla concorrenza, ma senza sacrificare le performance e sempre con il massimo livello di sicurezza, dimostrato dalla garanzia del 99,999999999% di durabilità dei dati”. Inoltre, ha proseguito Verena Roehrig, “si può anche aggiungere una quarta P: quella della Prossimità, in quanto i data center aperti recentemente a Londra, Parigi e Francoforte si affiancano a quello di Amsterdam per dare modo alle aziende europee di essere perfettamente in linea con i requisiti di compliance regolamentari”.

La strategia di canale

Infine, Elena Bonvicino, Manager of Channel di Veeam, ha illustrato la strategie di canale di Veeam, che è come noto un’azienda al 100% indiretta. Questo significa che “il contatto con il cliente finale avviene tramite i partner, che nel corso degli anni hanno subito numerose evoluzioni. Oggi vi sono tipologie diversificate di partner. Non solo reseller, ma anche partner di alleanze, i cloud service provider, i system integrator e i partner che lavorano in ottica di servizi gestiti, anche professionali”.

Con queste numerose tipologie di relazioni, “Veeam è in grado di affrontare al meglio un mercato che è in continua evoluzione, permettendo anche ai diversi partner di fare networking tra di loro per condividere con i clienti l’eccellenza e il valore di ciascuno. Nello specifico, il programma di canale è snello ed è differenziato proprio in relazione alle differenti tipologie di partner, ma con l’elemento di fondo di proporre a tutti strumenti per poter sviluppare al meglio business e valore: competenze innanzitutto, con formazione tecnica specifica e su strumenti di marketing o commerciali, con un occhio anche alle nuove frontiere dell’as-a-Service”, ha concluso Elena Bonvicino.

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