L'effetto positivo sulle vendite di PC e tablet della digitalizzazione accelerata causata dai lockdown pandemici è finito. E i numeri di mercato già di questo 2022 lo dimostreranno. È la stima di IDC, secondo cui nei prossimi anni il mercato dovrà anche assorbire l'indebolimento generale dell'economia mondiale e il peso dell'inflazione. Sono attesi, quindi, diversi trimesti con il segno meno.

Così IDC prevede che il mercato PC chiuderà il 2022 con un -12,8% in volumi, considerando i PC consegnati dai produttori sia al canale sia direttamente agli utenti finali. Nell'anno saranno consegnati poco più di 305 milioni di PC. Una flessione minore (-6,8% anno su anno) è prevista per il mercato tablet, che dovrebbe chiudere il 2022 con quasi 157 milioni di unità consegnate.

Anche il 2023 è previsto come un anno in flessione, sebbene più contenuta: -2,6% anno su anno considerando PC e tablet insieme. Questa flessione per IDC è dovuta a un rallentamento fisiologico del mercato consumer e alla frenata degli investimenti degli utenti business, alle prese con un peggioramento delle condizioni macro-economiche.

Il 2024 dovrebbe invece vedere un ritorno alla crescita delle vendite. IDC punta sul fatto che in quell'anno le condizioni economiche dovrebbero migliorare. E che, comunque, il segmento aziendale dovrà procedere a un rinnovamento del parco PC installato, per via del "fine vita" di Windows 10. Il 14 ottobre 2025 è la data prevista per il ritiro di questa versione di Windows.

Lo scenario del mercato resta comunque fluido e ci sono motivi per non lamentarsi. È vero che nel prossimo futuro "i volumi non raggiungeranno i picchi della pandemia", spiega IDC. Ma è anche vero che la pandemia è stata una anomalia e che "le previsioni per le consegne restano sopra i livelli pre-pandemici".

Qualcosa di positivo quindi è rimasto, come in particolare la transizione al lavoro ibrido e le sue conseguenze positive sui volumi di vendita dei PC. Tanto che nel periodo 2022-2026 il mercato PC/tablet resterà sostanzialmente statico: 462 milioni di unità consegnate nel 2022, 477 nel 2026. Tra utenti consumer, enterprise, PMI e PA, solo quest'ultimo segmento viene previsto in flessione nel quinquennio considerato.