Nell'ambito del KDT JU (Key Digital Technologies Joint Undertaking), il MISE stanza fondi per favorire i progetti innovativi italiani nel settore dei componenti e sistemi elettronici
La spinta a spostare lontano dall'Asia l'equilibrio del mercato - o quantomeno della produzione più innovativa - della microelettronica è uno dei trend più evidenti di questi ultimi mesi. E' una tendenza che ovviamente interessa soprattutto gli Stati Uniti, ma si è mossa per tempo anche l'Unione Europea. E anche l'Italia ora, ancora nell'ambito delle varie iniziative comunitarie di sviluppo tecnologico, mette sul piatto venti milioni di euro per le aziende innovative di settore.
Per sostenere lo sviluppo di una competitiva industria nel settore dei componenti e sistemi elettronici, il Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha firmato un decreto che assegna appunto 20 milioni di euro al cofinanziamento dei progetti delle imprese italiane selezionate da alcuni bandi pubblicati nel corso del 2022. Gli stanziamenti rientrano nell'ambito del KDT JU (Key Digital Technologies Joint Undertaking), una partnership europea per lo sviluppo delle aziende di settore che si è posta in particolare tre obiettivi.
Il primo è sostenere in generale l'industria europea dei componenti e dei sistemi elettronici all'avanguardia tecnologica. Un sostegno che serve - ed è il secondo obiettivo esplicito - a rafforzare l'autonomia strategica dell'Unione in materia di componenti e sistemi elettronici per sostenere le esigenze future delle industrie e dell'economia in generale. E siccome nel mercato i volumi contano eccome, l'idea è anche - terzo obiettivo - contribuire a raddoppiare il valore della progettazione e produzione di componenti e sistemi elettronici in Europa entro il 2030, in linea con il peso dell'Unione in prodotti e servizi.
Il KDT JU rientra nell’ambito del programma europeo Horizon, per il quale il Ministero ha destinato complessivamente 200 milioni di fondi stanziati dal PNRR, e che puntano a supportare gli investimenti in ricerca e innovazione al fine di rafforzare l’autonomia strategica in settori, come quello dell’elettronica, divenuti asset centrali per l’industria manifatturiera europea.
In particolare verrà finanziata la progettazione, il trasferimento tecnologico e la produzione di nuovi prodotti, processi e servizi (o il miglioramento significativo di quelli già esistenti), "tramite lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, Nanotecnologie, Materiali avanzati, Biotecnologie, Fabbricazione e trasformazione avanzate, Spazio".
L'iniziativa - e quindi i fondi - sono pensati in particolare per le imprese che esercitano attività industriale, commerciale, di trasporto o ausiliare delle precedenti, le imprese artigiane e quelle agro-industriali. Sono comunque coinvolti anche Università, centri di ricerca, organismi di ricerca.