Swift userà blockchain per un progetto pilota parallelo alla sua rete interbancaria, dedicato in modo specifico a chi si occupa di investimenti
Per chi le conosce bene, le tecnologie blockchain sono abbastanza solide e convincenti da non avere bisogno di particolari "sponsor". Ma non è così per la maggioranza delle aziende che potrebbero usarle effettivamente in loro progetti. A frenare la diffusione rapida di blockchain non c'è solo il fatto che si tratta di una tecnologia complessa, è anche il collegamento a fenomeni poco chiari come le criptovalute o gli NFT. O a evoluzioni ancora embrionali, come web3.
Per questo assume particolare importanza che a sostenere l'adozione di blockchain sia ora la rete interbancaria Swift. Una realtà fondamentale a livello globale, che di certo non spinge tecnologie inadeguate e che anzi è nota per fare scelte tecnologiche piuttosto conservative. D'altronde, la sua rete deve gestire i flussi bancari di tutto il mondo e non può assolutamente correre rischi.
Va subito sottolineato che Swift non ha intenzione di adottare blockchain come tecnologia di base per la sua rete interbancaria. Questo sarebbe sì poco sensato, al momento. Su blockchain si baserà però un progetto parallelo, pilota, destinato in particolare a chi si occupa di investimenti. E che, secondo Swift, ha un gran bisogno di migliorare la sua gestione delle informazioni.
La possibilità di stabilire quali investimenti sono più interessanti e di concretizzarli - spiega il consorzio Swift - si basa sulla raccolta in tempo reale di una grande mole di informazioni finanziarie legate a trimestrali, pagamenti di dividendi, fusioni ed a tutte le possibili azioni o eventi che possono riguardare un'azienda quotata.
Queste informazioni devono circolare velocemente lungo quella che Swift chiama la "investment chain". Ossia una sequenza di entità (azionisti, investitori, gestori di fondi, broker, asset manager...) che idealmente condividono informazioni omogenee e verificate, attraverso processi formalizzati ed automatici. Ma che in realtà vivono una situazione completamente diversa. Ciascuno ha potenzialmente metodi, processi e standard differenti, se non proprio incompatibili.
Il risultato è che una ipotetica figura (ad esempio, un asset manager) che voglia raccogliere tutte le informazioni riguardanti un particolare evento finanziario, si trova spesso davanti a dati non omogenei, incompleti, contraddittori, in formati diversi. Deve quindi combinarli manualmente, "pulendoli" nel frattempo, per interpretarli. Il che aumenta i costi operativi (Swift stima che il 30% di tali costi sia legato a queste operazioni manuali) per gli intermediari. E aumenta anche i rischi per chi opera sul mercato.
Blockchain può essere d'aiuto? Secondo Swift sì, poiché può fare da base tecnologica per una struttura distribuita di gestione affidabile delle informazioni finanziarie. In questo senso Swift ha scelto la piattaforma blockchain Assembly di Symbiont, una fintech company statunitense che ha già sviluppato diverse applicazioni distribuite per il mondo finanziario.
L'idea è usare una blockchain Assembly per memorizzare in maniera univoca e sicura gli eventi finanziari legati alle società quotate. Fin qui ci sarebbe poco di nuovo, a parte il coinvolgimento di una realtà come Swift. La parte davvero interessante è che le informazioni necessarie a popolare la blockchain verranno estratte automaticamente dalla normale rete interbancaria Swift, a cui sono connesse oltre undicimila istituzioni finanziarie.
I dati di interesse che transitano come messaggi sulla rete Swift saranno automaticamente "estratti" da essa in tempo reale, convertiti nel formato dati della nuova blockchain e passati a quest'ultima. La blockchain contiene appositi smart contract che, sempre automaticamente, confronteranno fra loro i dati provenienti da realtà diverse ma riguardanti lo stesso evento finanziario. In questo modo si evidenzierà subito se tra questi dati esistono discrepanze, contraddizioni o inconsistenze. Che potranno essere eliminate il prima possibile.
Avere a disposizione una base di conoscenza accurata è già un grande vantaggio per gli operatori finanziari. In più, Swift ritiene che a valle di essa - proprio per la sua affidabilità - gli operatori possano realizzare processi automatici che ora sono invece impossibili, perché si rischia di automatizzare valutazioni potenzialmente sbagliate.
Il progetto pilota è in via di sviluppo attraverso la collaborazione tra Swift, Symbiont e un limitato gruppo di operatori finanziari che daranno, a breve, i loro feedback sul funzionamento della blockchain. In funzione di queste valutazioni, il consorzio Swift ne definirà gli ulteriori sviluppi e valuterà la possibilità di portare la soluzione in produzione per offrirla a tutti i suoi associati.