Un nuovo Avviso sblocca ulteriori risorse per supportare la transizione digitale nei Comuni, grazie ai fondi disponibili sulla piattaforma PA digitale 2026
Non saranno i 400 milioni di euro del bando iniziale, ma il nuovo Avviso emesso dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri mette sul patto una cifra comunque consistente - 280 milioni - per aiutare e stimolare la crescita digitale dei Comuni italiani. Crescita che, almeno a guardare le cifre ufficiali, sta procedendo bene. Il primo bando ha coinvolto il 43% del totale dei Comuni, questo secondo in proporzione potrebbe attirarne un ulteriore 30%.
Attenzione: non stiamo parlando di una digitalizzazione infrastrutturale ma di quella dei servizi che i Comuni erogano ai cittadini. La parte infrastrutturale al momento è soprattutto passaggio al cloud e questo segue una dinamica propria. Gli Avvisi del MITD riguardano in questo caso il migloramento della esperienza digitale dei cittadini attraverso una rivisitazione del volto pubblico digitale dei Comuni.
I fondi a disposizione servono in pratica per rendere più accessibili e fruibili i siti web e i servizi online dei Comuni. Per una serie di servizi ampiamente diffusi - dalla domanda di contributi all’iscrizione all’asilo, alla richiesta di accesso agli atti fino - sono stati predisposti modelli e template standardizzati, studiati per rendere più facile il dialogo online tra cittadino e PA.
I modelli e i template sono stati disegnati da Designers Italia dopo una lunga fase di analisi dei requisiti e di test di usabilità, in linea con le linee guida e i benchmark più significativi a livello nazionale ed europeo. Da questo punto di vista non ci sono particolari novità rispetto all'Avviso precedente: i modelli principali disponibili sono ancora cinque, studiati per altrettante macro-categorie di servizi: richiesta di un vantaggio economico, servizi a pagamenti, richieste di prestazioni con graduatoria, permessi e autorizzazioni, pagamenti.
Il nuovo Avviso consente ai Comuni di candidarsi per ricevere un contributo economico, configurando online la propria scelta tra due pacchetti: "cittadino informato", se si vuole aggiornare il proprio sito internet, "cittadino attivo", se si vuole usufruire anche dei flussi d’interfaccia relativi ai servizi. Il contributo è definito in base al numero di abitanti del Comune e al numero di servizi scelti.