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PNRR: la UE approva il secondo blocco di finanziamenti per l'Italia

La valutazione preliminare della Commissione apre la strada ad altri 21 miliardi di fondi per la digitalizzazione del Paese

Trasformazione Digitale

Per ora siamo solo alla valutazione preliminare - che difficilmente sarà smentita in una seconda fase - ma la Commissione Europea ha comunque dato il via libera per la seconda richiesta dell'Italia di pagamento di 21 miliardi di euro (10 miliardi in sovvenzioni e 11 miliardi di prestiti) collegati al PNRR e a NextGenerationEU. In un documento dettagliato, la Commissione ha valutato come completati in maniera soddisfacente i 45 traguardi e obiettivi selezionati dal Consiglio d'Europa per la seconda rata dei fondi PNRR.

"La Commissione ritiene che l'Italia abbia compiuto adeguati progressi nell'attuazione del suo piano nazionale per la ripresa", ha commentato la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Aggiungendo che "L'Italia continua a dar prova di un considerevole slancio riformatore in settori strategici fondamentali, quali l'impiego pubblico e gli appalti pubblici".

Occhi sulla PA anche da parte del Vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis, che ha sottolineato "il costante impegno dell'Italia destinato a riformare il contesto imprenditoriale, in particolare il settore dell'impiego pubblico, il sistema degli appalti e l'amministrazione fiscale".

La riforma della PA piace all'Europa ma i nuovi fondi PNRR riguadano soprattutto altro. Anche la Commissione cita gli impegni pianificati per ambiti quali la banda ultralarga e il 5G, la ricerca e l'innovazione, il turismo e la cultura, l'idrogeno, la riqualificazione urbana e la digitalizzazione delle scuole. Dopo la modernizzazione della PA, il prossimo impegno "macro" e strutturale riguarda invece la riforma del sistema giudiziario.

Per sbloccare definitivamente i nuovi fondi, ora serve il parere positivo del comitato economico e finanziario UE. Questo deve esprimersi entro al massimo quattro settimane e la sua valutazione sarà decisiva per le successive delibere della Commissione. Per le tranche successive di fondi varrà ancora questo procedimento, con ciascun blocco di finanziamenti subordinato alla valutazione di specifici milestone.

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