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Mastercard: Request to Pay anche in Italia, con PostePay

Mastercard e PostePay lanceranno in Italia il servizio Request to Pay, già reso disponibile da Mastercard in altre nazioni europee

Trasformazione Digitale

Mastercard e PostePay hanno annunciato l'inizio di una collaborazione che porterà al lancio in Italia della soluzione Request to Pay, che Mastercard ha reso già disponibile in altre nazioni. La soluzione, in sintesi, permette di gestire in forma completamente digitale il pagamento di beni o di servizi, semplificando molto il processo per come lo "vede" chi richiede il pagamento stesso (in gergo, il "biller").

L'idea dietro la piattaforma Request to Pay è che, secondo Mastercard, molti biller gestiscono ancora il pagamento dei loro servizi in maniera tradizionale e hanno, per questo, diversi svantaggi. L'esempio più ovvio è quello delle utility, che spesso inviano ancora bollette cartacee e prevedono pagamenti attraverso canali che fanno fatica a monitorare e riconciliare, come i bollettini postali.

Digitalizzare tutto il processo va a vantaggio dei biller e anche dei loro clienti, secondo Mastercard. I primi possono usare Request to Pay per "localizzare" tutto il processo di richiesta, pagamento e anche dialogo con i clienti "dentro" una unica app mobile. Che nel caso dell'Italia sarà quella di PostePay.

Il vantaggio per i clienti dei biller è analogo. Invece di avere richieste di pagamenti che arrivano da più canali e che gestiscono in vari modi, possono avere e fare tutto all'interno di una sola app. Avendo anche a disposizione, se sarà confermato l'approccio seguito in altre nazioni, opzioni di pagamento alternative al "tutto e subito", come un pagamento programmato o rateizzato.

L'obiettivo di PostePay e Mastercard è però anche quello di andare oltre i biller più ovvi come quelli collegati a pagamenti ricorrenti di fatture o bollette, che spesso già offrono app mobili per la gestione dele loro transazioni. Le due aziende descrivono Request to Pay come una soluzione "applicabile in diversi ambiti di business" e di interesse trasversale per "i titolari di imprese ed esercizi commerciali".

Appare qui evidente l'intenzione, specie per PostePay, di non lasciarsi sfuggire una certa fetta del mercato nascente dei nuovi servizi digitali per la gestione dei pagamenti generici e anche del semplice scambio di denaro tra persone. D'altronde, c'è già chi è nato e notevolmente cresciuto concentrandosi proprio su questo ambito.

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