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IoT e smart device: la sicurezza fa la differenza

Una indagine UL Solutions indica che gli utenti considerano ormai essenziale l'affidabilità delle soluzioni smart, a cui affidano dati sempre più critici

Sicurezza

I device genericamente IoT sono sul mercato già da tempo, specie sotto forma di dispositivi intelligenti per la casa e di wearable personali. Ci si aspetta che siano le applicazioni business e industriali a far crescere davvero il mercato IoT, ma l'accettazione degli smart device da parte del mondo consumer - o aziendale "consumerizzato" - è un necessario apripista. Le applicazioni di massa, business o meno, non potranno diffondersi se il grande pubblico non considererà affidabili gli oggetti più o meno intelligenti.

Siamo già arrivati al punto in cui gli utilizzatori più attenti cominciano a vedere un disequilibrio tra la comodità delle funzioni che i device smart offrono e, sull'altro piatto della metaforica bilancia, le questioni legate alla sicurezza. "Se non ben affrontata, questa dicotomia potrebbe rappresentare un elemento frenante per la diffusione degli smart device", spiega Joaquin Gomez Serrano, Product Specialist di UL Solutions.

Che il tema della sicurezza IoT non sia più semplicemente una questione da "smanettoni" è testimoniato dai risultati di una ricerca che UL Solutions stessa ha condotto, con Doxa, su un campione di consumatori italiani. Ricerca che, in primo luogo, ha mostrato come l'uso degli smart device oggi in Italia riguardi anche ambiti sensibili come la sicurezza fisica, il controllo della salute e la creazione di ambienti di smart working.

In generale, gli scenari d'uso delle soluzioni smart si stanno facendo man mano più articolati, con sempre più prodotti installati nel medesimo ambiente e per applicazioni diverse ma complementari, dal controllo domotico alla sicurezza passando per il monitoraggio dei consumi energetici. Anche se l'installazione dei device smart resta nel complesso più difficile del previsto - lo afferma il 40% circa degli utilizzatori - la larga maggioranza (77%) dei potenziali utenti considera nuovi acquisti smart quantomeno probabili, nel prossimo futuro.

Va notato che - tra gli ambiti di applicazione dei nuovi prodotti probabilmente acquistati - il tema safety/security è tra i più gettonati: qui le tecnologie smart danno un valore d'uso immediatamente percepibile. Spicca anche il 35% del campione dell'indagine che guarda con interesse ai nuovi health device. Questi stanno diventando sempre più evoluti e utili, ma pongono nuove sfide nella gestione sicura di dati che sono per natura sensibili.

La sicurezza di un prodotto acquistato proprio per esigenze di sicurezza, o di salute, è ovviamente un elemento critico. I consumatori oggi lo sanno e l'indagine lo dimostra: percentuali importanti del campione indicano il timore di attacchi informatici che sottraggano dati dai device (67% di citazioni) o che ne prendano il controllo (42%).

Ai rischi sulla sicurezza dei prodotti si risponde, secondo UL Solutions, con la chiarezza. Un prodotto smart entra negli ambiti più vari della vita quotidiana del suo utente, che è conscio di non averne il pieno controllo. Senza offrire trasparenza - ad esempio, i prodotti dovrebbero indicare chiaramente i rischi di sicurezza che comportano e i modi in cui li limitano - non si va molto lontano.

Questa domanda di trasparenza impone un approccio sistemico alla sicurezza dei prodotti smart, sottolinea UL Solutions. Il che impatta sia sullo sviluppo del prodotto, che dovrebbe includere test e controlli più sistematici e frequenti, sia sulla comunicazione di marketing che lo riguarda: la sicurezza si può infatti presentare come un elemento di distinzione rispetto alla concorrenza.

Anzi, è proprio sulla sicurezza che si dovrebbe fare maggiormente leva, perché l'affidabilità percepita del brand a cui ci si rivolge è ancora uno dei principali fattori di rassicurazione per i consumatori: lo indica l'82% del campione intervistato. Le certificazioni di sicurezza indipendenti sono uno strumento che, in questo senso, ha un valore importante. Il 77% del campione analizzato da UL indica infatti che una certificazione affidabile può eliminare i dubbi su affidabilità e sicurezza delle soluzioni smart.

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