Con Blockchain Node Engine nasce un servizio per semplificare la creazione e la gestione di un nodo Ethereum, della mainnet come di test
Le promesse del Web3 vi hanno già convinto? Di sicuro stanno suscitando l'interesse di molti sviluppatori, che stanno creando applicazioni distribuite più o meno sensate ma che certamente devono fare esperienza nel più limitato - ma fondamentale e già abbastanza solido - ambito di blockchain. E Google Cloud intende cogliere le opportunità di presidiare già subito un mercato - quello del Web3, appunto - che in ogni caso è destinato a crescere.
Google Cloud aveva già annunciato l'intenzione di sviluppare diversi nuovi servizi destinati agli sviluppatori Web3. Rientra in questa ottica il debutto - seppure in versione ancora di anteprima e non aperta al pubblico generale - di Blockchain Node Engine. È in sostanza un servizio che permette di creare e gestire, direttamente sulla nuvola di Google, un nodo di una rete blockchain basata su Ethereum.
L'idea alla base di Blockchain Node Engine è che per molti sviluppatori sia troppo complicato implementare e gestire direttamente su un proprio server - fisico o virtuale poco importa - un nodo blockchain. In realtà la creazione di un nodo non è così complessa, ma Google Cloud ha ragione quando indica che non è semplice gestire un nodo in maniera davvero adeguata, ossia in modo da garantire la consistenza dei suoi dati e la sua sicurezza. Infatti, la strada del Web3 e soprattutto delle criptovalute è lastricata di "incidenti" non banali.
Blockchain Node Engine quantomeno semplifica alcune parti della creazione e della gestione di un nodo blockchain. Basta - spiega Google Cloud - una singola operazione per implementarlo e collegarlo alla mainnet di Ethereum o a una rete di test. Ben più importante è la garanzia che il nodo così creato sia protetto da accessi non autorizzati e, volendo, anche da altre forme di attacco come i DDoS.
Un altro importante vantaggio per gli sviluppatori, secondo Google Cloud, sta nel fatto che Blockchain Node Engine è un servizio completamente gestito. L'utente non deve cioè preoccuparsi che il suo nodo sia sempre operativo e performante: è il cloud di Google che lo tiene sotto controllo e lo riavvia in caso di problemi.