Il 74% degli italiani si preoccupa maggiormente di come le aziende che operano in smart working garantiscano la protezione dei dati su modelli distribuiti.
Una nuova ricerca di OpenText – leader nelle soluzioni e software di Enterprise Information Management, evidenzia che, dall’inizio della pandemia, la preoccupazione degli italiani in tema di privacy e protezione dei dati personali è cresciuta. In particolare, i risultati del sondaggio mostrano una generale mancanza di fiducia nei metodi di gestione dei dati sensibili da parte delle aziende, unita a una scarsa conoscenza dei dati stessi e dei fini per cui vengono archiviati.
Tra gli highlight della ricerca:
“La protezione dei dati personali è diventato uno dei temi maggiormente discussi negli ultimi due anni, complice anche l’arrivo della pandemia”, dichiara Antonio Matera, Regional Vice President Sales Italy, Malta, Greece & Cyprus di OpenText. “I consumatori italiani si sono rivelati tra i più preoccupati e allo stesso modo tra i più attenti e informati: negli ultimi due anni le persone hanno cominciato a informarsi e comprendere meglio ciò che le circonda, arrivando a conoscere più a fondo le leggi che regolano il data privacy. La necessità di proteggere le informazioni personali è diventata mission-critical anche per le aziende: tutti i settori dell’industria e dei servizi possono trovare nella privacy dei dati non solo sfide, ma anche opportunità. Riuscire a proteggere con successo i dati personali dei clienti, infatti, significa aumentare la fiducia dei clienti e aumentarne in ultima analisi la fedeltà”.
Negli ultimi due anni, i consumatori si sono mostrati più attenti in materia di privacy e protezione dei dati: più gli utenti sono informati, meno le aziende possono permettersi di non rispettare le regole. In Italia, oltre un terzo degli intervistati (38%) comprende a fondo le norme che regolamentano la materia: un miglioramento significativo rispetto al 2020, quando erano meno di 2 su 10 (18%) gli utenti ben consapevoli di queste dinamiche.
Un trend in controtendenza se confrontato con altri Paesi europei come Francia, Germania o Regno Unito dove invece il livello di conoscenza di queste leggi è diminuito.
Se i consumatori sanno come proteggere i propri dati su app, account di posta elettronica e social media, tuttavia, non sempre vengono messi in pratica comportamenti virtuosi: 8 italiani su 10 (85%) sanno come tenere al sicuro le informazioni personali, ma solo il 38% controlla con regolarità le impostazioni per assicurarsi di seguire le migliori pratiche per mantenere i propri dati privati e sicuri.