▾ G11 Media: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...

Il supercomputer Leonardo ai primi posti della Top500

Il sistema Leonardo del Cineca, progettato da Atos, al quarto posto della Top500. E non è ancora completato.

Tecnologie

Di solito il quarto posto è deludente, in una competizione: appena giù dal podio, premiati solo con la medaglia di legno. Ma per il supercomputer - o, meglio, il sistema HPC - Leonardo del Cineca si tratta di una affermazione molto promettente. L'edizione più recente della classifica Top500 lo vede infatti dietro grandi nomi ben conosciuti - Frontier, Fugaku, Lumi - e come unica vera novità degli ultimi sei mesi.

La Top 3 del supercomputing non è infatti cambiata. Lo statunitense Frontier resta l'unico supercomputer di classe exascale al mondo e si mantiene sulla sua vetta di 1,102 EFlop/s (o, se preferite, 1.102 Pflop/s). Lo segue a buona distanza il giapponese Fugaku, che si conferma secondo a 442 PFlop/s. Terzo - altra conferma - il finlandese Lumi a 309 Pflop/s. E quarto, appunto, l'italiano Leonardo con 174 Pflops/s.

Il quarto posto di Leonardo è promettente perché la sua prestazione è stata ottenuta con un numero di core (circa 1,46 milioni) relativamente basso rispetto ai sistemi che lo precedono. Questo anche perché il sistema non è stato ancora completato. Le strutture del Cineca sono state infatti inaccessibili durante la pandemia e il lavoro su Leonardo è di fatto iniziato solo qualche mese fa.

Atos e il suo ecosistema di partner sono riusciti a popolare velocemente 155 rack e il supercomputer italiano ha così potuto partecipare formalmente alla Top500. Ma i lavori sulla sua implementazione completa sono ancora in corso e l'obiettivo finale è raggiungere una potenza di 250 petaflop. Non basterebbero per scalzare il "cugino" finlandese - Lumi e Leonardo fanno capo entrambi al progetto European High-Performance Computing Joint Undertaking (EuroHPC JU) - ma per (quasi) raggiungerlo sì.

Il sistema di HPC Leonardo si trova al Tecnopolo di Bologna e si basa su nodi Atos BullSequana XH2000 raffreddati a liquido che usano processori Intel Xeon Platinum. Complessivamente, il sistema impiega circa 3.500 CPU Xeon e 14.000 GPU Nvidia A100.

Vedere una accoppiata di supercomputer europei in vetta alla Top500 è un segno dei risultati che il progetto EuroHPC può portare. Dimostra - ha spiegato ad esempio Sanzio Bassini, Direttore del Dipartimento HPC del Cineca - che "le competenze e le tecnologie europee sono di alto livello e capaci di dare accesso a sistemi HPC in grado di garantire allo stesso tempo alta produttività e performance di calcolo estremamente elevate". Un buon viatico per le ambizioni exascale della UE.

La presenza europea nella Top500 peraltro non è certo da poco. Nelle prime cento posizioni troviamo 30 sistemi UE. Di cui in particolare quattro localizzati in Italia, equamente divisi tra il Cineca - con Leonardo (4°) e Marconi-100 (24°) - ed ENI - con HPC5 (13°) e HPC (48°). Se ci riferiamo alla Top500 complessiva, l'Italia vi piazza 7 sistemi ed è la quinta nazione per maggiore potenza computazionale installata. Davanti ci sono solo Stati Uniti, Cina, Giappone, Finlandia.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ImpresaCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Speciali Tutti gli speciali

Reportage

Red Hat Summit Connect 2024

Reportage

WPC 2024

Speciale

Speciale Data Center

Speciale

Speciale Hybrid Working

Reportage

Cybertech Europe 2024

Calendario Tutto

Gen 23
Nutanix Cloud Day Roadshow - Bari

Magazine Tutti i numeri

ImpresaCity Magazine


Leggi il Magazine

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter