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NetApp, come realizzare la promessa del cloud evoluto

Nella cornice mondiale di NetApp Insight 2022, l’evento più atteso dell’anno per il vendor e il suo ecosistema, si disegna il nuovo scenario del cloud evoluto: occhi puntati sui due principali annunci - BlueXP e il forte impegno sulla sostenibilità che si sostanzia in prodotti e iniziative. Senza dimenticare di celebrare 30 anni di storia aziendale

Cloud

1992 -2022: Tre decenni di storia IT; è quella di NetApp, il vendor oggi pronto ad abbracciare le sfide moderne del cloud.

A celebrare 30 anni di storia aziendale sul palco del recente NetApp Inshigt in apertura della sessione plenaria c’è il Ceo Jeorge Kurian (nella foto), che ricorda come l’azienda sia stata capace di navigare e cavalcare queste tre decadi dell’IT, caratterizzate da cambiamenti e trasformazioni spesso anche repentine e profonde come quella in corso in questi ultimi anni; evoluzioni e ‘disruption’ che il vendor ha saputo interpretare nel corso del tempo, mantenendo salda la focalizzazione sull’innovazione da trasferire ai clienti, sempre al centro della strategia aziendale. Clienti che oggi si trovano ad affrontare una nuova sfida nel loro viaggio cloud: quella del cloud evoluto, una versione diversa rispetto a quella del passato.

Al motto dell’evento “For the love of cloud” George Kurian insiste sul tema: “Il cloud è un imperativo che non può essere ignorato, per questo NetApp si impegna a interpretarlo al meglio per abilitarlo nei viaggi di trasformazione dei clienti in uno scenario multi hybrid cloud, dove fondamentale è non cadere nei rischi di lock in, complessità infrastruttuale, sicurezza, logiche a silos come è stato per le infrastrutture IT tradizionali”. Prosegue: “Di fatto, il cloud è diventato la piattaforma per il business aziendale che deve essere completamente integrata nell’architettura dell’organizzazione, in modo sicuro, ottimizzato; automatizzata in modo dinamico, in grado di assicurare consistenza dei dati e delle applicazioni, senza creare lock in, con una gestione unificata di dati e infrastruttura e di API".La promessa del cloud e la realtà di oggi

E’ Ronen Schwartz, SVP & GM NetApp Cloud Storage a inquadrare lo scenario, partendo dalle origini del cloud. Un viaggio verso le dimensioni Iaas/Paas partito nel 2006 di cui alcune promesse sono state disattese. Quelle di semplicità e risparmio sono infatti cambiate con la crescita del cloud e molte non state mantenute. Pur restando valida la bontà del paradigma di fruizione dell’IT che promette flessibilità, agilità e un utilizzo a consumo, già nel 2010 sono iniziati i primi problemi legati alla conformità, all’ottimizzazione dei costi, alla maggior necessità di sicurezza applicativa fino agli anni successivi in cui i problemi sono diventati ancora più evidenti: silos di cloud, complessità e incoerenza crescenti, rischi di sicurezza, mancanza di adeguate competenze per differenti cloud e applicazioni fino ad arrivare ad oggi in cui l’interconnessione tra differenti cloud è difficile da abilitare e gestire, con una complessità crescente da governare. Per poter beneficiare delle promesse del cloud occorre quindi ragionare in modo diverso rispetto al passato, per tutelare pienamente le aziende che hanno scelto con convinzione di intraprendere questo viaggio: “Oggi l’89% delle organizzazioni dichiara di avere una strategia multicloud”.Ronen Schwartz, SVP & GM NetApp Cloud Storage, NetAppIl multicloud ibrido è lo standard de facto

Come sottolinea Schwartz in uno scenario in cui il multicloud ibrido rappresenta lo standard de facto, i clienti vogliono avere accesso semplice e flessibile alla nuova infrastruttura IT, qualsiasi forma abbia on prem e cloud, potendo scegliere i servizi migliori distribuiti geograficamente ma ottimizzati centralmente, fruibili anche all’edge, usufruendone e utilizzandoli ovunque, passando da un ambiente all'altro senza soluzione di continuità, rispondendo ai requisiti di conformità, ottimizzazione di costi e rispetto dei criteri di sostenibilità. Uno stato evoluto del cloud a cui occorre rispondere con un approccio moderno.

Il cloud evoluto e la formula delle 4 S: la risposta NetApp BlueXP

In questo quadro NetApp si pone come il vendor in grado di fornire semplicità e coerenza, sicurezza e protezione, sostenibilità per soddisfare gli obiettivi energetici e ambientali, nonché saving, in termini di risparmio di tempo, risorse e costi complessivi. Il tutto dando libertà di scelta su dove archiviare i dati, analizzarli e trarre informazioni utili per il business utilizzando funzionalità di intelligenza artificiale. Funzionalità tipiche di una suite di servizi dati accessibili tramite un'unica console e una serie di API per l'automazione: “Solo in questo modo si riesce a esaudire le promesse del cloud, velocizzando la tecnologia e l'innovazione aziendale sfruttando i dati dell'intero sistema ibrido multicloud”.

Ed ecco che NetApp gioca la carta BlueXP, un approccio completo per la gestione unificata dell’hybrid multicloud; una piattaforma che poggia su una console unica e unificata per semplificare la gestione di dati/servizi del multicloud ibrido.

NetApp BlueXP consente agli utenti di gestire l'intero patrimonio di dati, compreso lo storage unificato on-premise e lo storage nativo first-party con i principali provider di cloud pubblico. Fornito in modalità SaaS, rappresenta un unico punto di visibilità e gestione su ambienti ibridi multicloud, tra cui lo storage NetApp AFF, FAS, StorageGRID e E-Series on-premise, nonché i principali cloud con Amazon FSx per NetApp ONTAP, Azure NetApp Files, Google Cloud Volumes Service e Cloud Volumes ONTAP, tutto in un'unica console, offrendo un'esperienza semplice ma potente guidata da AIOps.

BlueXP offre funzionalità complete e integrate di servizi dati per distribuire, automatizzare, scoprire, gestire, proteggere, governare e ottimizzare i dati, l'infrastruttura e i processi aziendali che li supportano, con le opzioni di consumo flessibili richieste nell'ambiente cloud attuale.

Un approccio unificato per la gestione dei dati e di data services capace di garantire semplicità attraverso una gestione coerente di questi ambienti, sicurezza grazie alla protezione contro le minacce mirate a tutti i dati in un unico luogo, sostenibilità mediante l'osservazione e l'analisi intelligente del patrimonio IT ibrido e multicloud in relazione al consumo e all'impatto energetico, saving (risparmio) sull'infrastruttura.In profondità

Oltre alla gestione unificata dello storage BlueXP propone AIOps-Driven Health - l'automazione integrata guidata dall'AI/ML che riduce la richiesta di intervento umano, il carico di risorse e il profilo di rischio, mentre il monitoraggio dello stato e della salute abilitato dall'AI non solo avvisa dei problemi dell'infrastruttura e del carico di lavoro, ma offre una guida proattiva per evitare scenari critici. La piattaforma altresì integra la tecnologia Active IQ di NetApp per una telemetria sempre attiva. Copertura massima in termini di cyber-resiliency per un controllo unificato della protezione e della sicurezza dei dati con un modello integrato a Zero Trust. Un'unica dashboard ransomware fornisce infatti visibilità a livello enterprise sulle vulnerabilità ai ransomware, con la possibilità di risolvere in modo automatico molti problemi e con un solo clic. In termini di governance la piattaforma garantisce una visione completa del patrimonio digitale per monitorare la conformità e le autorizzazioni. La funzionalità AI/ML verifica l'attività a livello di utente e di dati, rilevando immediatamente le anomalie e adottando le azioni da compiere. Garantita inoltre una mobilità senza interruzioni: i data mover integrati consentono la copia, la sincronizzazione, il tiering e il caching dei dati tra tutti i principali cloud e il data center come nella modalità 'drag and drop'. La sicurezza e l'efficienza integrate garantiscono la protezione dei dati in transito e l'archiviazione sul livello di storage più economico possibile. Il tutto consumabile in modo flessibile: BlueXP consente ai clienti di ‘pagare’ solo per le funzionalità di cui hanno bisogno, con fatturazione in base all'utilizzo. NetApp Keystone, l'offerta di Storage-as-a-Service (STaaS) è integrata in BlueXP per consentire ai clienti di gestire lo storage dei data center a consumo parallelamente allo storage in cloud.

Alla base c’è ONTAP: la nuova versione v9.12.1

NetApp Insight 2022 ha inoltre fatto da sfondo alla presentazione delle nuove funzionalità del sistema operativo ONTAP per lo storage unificato, tra cui spiccano quelle relative alla sicurezza atte proteggere dalle intrusioni di ransomware con le funzionalità di snapshot, con i dati protetti da SnapLock. Tramite BlueXP, ONTAP notifica automaticamente agli amministratori i comportamenti sospetti nel file system. Tra le altre funzionalità da segnalare l'accesso simultaneo agli stessi dati su S3 e NAS, nonché cluster NVMe più grandi e molto altro.

L’integrazione di BlueXP con il porfolio Spot

Un aspetto caratterizzante la proposizione NetApp viene dalla combinazione della nuova proposta BlueXP con il porfolio Spot del vendor, quest’ultimo costituito da servizi per l'ottimizzazione di applicazioni e infrastrutture e l'automazione delle operazioni on premise e in cloud. Una combinazione ideale per il cloud evoluto in uno scenario hybrid multicloud, rispondendo alle maggiori sfide per lo storage e la gestione dei dati in modo unificato ottimizzando al contempo l’infrastruttura applicativa.

La sostenibilità si fa concreta

Un disegno di IT moderna in cui deve necessariamente rientrare la sostenibilità. Matt Watts, Chief Technology Evangelist interviene sul tema così attuale, che chiede commitment da parte di tutti, a ciascun grado e livello: "La credibilità passa anche da un corporate commitment in termini di sostenibilità. In questo senso stiamo integrando la sostenibilità nella strategia e nelle priorità operative della nostra azienda. Agiamo in termini di responsabilità sociale, diversità e inclusione, salute e sicurezza, diritti umani, tutela dell'ambiente e filantropia. Ci impegniamo a proteggere l'ambiente creando prodotti efficienti dal punto di vista energetico e favorendo una corretta gestione ambientale”.

Il contesto d'altronde chiede urgenza: nell’era degli zettabyte che diventeranno yottabyte nel 2030, l’industria IT è tra le più energivore e spesso l'utilizzo che si fa dell'energia non è consono. Entro il 2030, nel migliore dei casi, l'ICT consumerà l'8% del fabbisogno mondiale di elettricità rispetto al 2% del 2020. Va inoltre ricordato che oggi solo il 32% dei dati creati viene utilizzato e lo storage come percentuale di consumo di energia continuerà a crescere e potrebbe rappresentare il 38% del fabbisogno totale di energia nel 2030. Entro il 2025, inoltre il 49% dei dati sarà archiviato in ambienti di cloud pubblico e quasi tutti questi carichi di lavoro si associano a esigenze di app e calcolo. “I cloud pubblici sono intrinsecamente più efficienti dal punto di vista energetico di qualsiasi data center aziendale e da parte sua NetApp è il partner vendor ideale per aiutare i clienti a identificare, migrare e gestire i dati nei cloud pubblici, ritenendo che il cloud ibrido rappresenti il modo più efficace per i clienti per avere un piano di sostenibilità praticabile”, afferma Watts.Ecco che i nuovi tasselli di sostenibilità presentati a Insight 2022 non fanno che rafforzare la proposta del vendor in termini di sostenibilità e rispondere a questo scenario. Nell’occasione ha annunciato la disponibilità di nuove soluzioni che consentono alle aziende di monitorare, gestire e ottimizzare il footprint di carbonio nei loro ambienti ibridi e multi-cloud. Oltre a ciò, ha illustrato il suo impegno a ridurre del 50% l'intensità delle emissioni di gas serra nello Scope 3 (cioè prodotte dalla catena del lavoro di un'organizzazione) entro il 2030 e a ridurre del 42% le emissioni di GHG di Scope 1 (controllate o possedute da un'organizzazione) e di Scope 2 (acquisti di elettricità, calore e raffreddamento) attraverso l'adozione di un obiettivo scientificamente fondato.

La novità ‘sostenibili’

E quindi oltre a BlueXP in grado di fornire report sul consumo energetico con dashboard per prendere decisioni sullo spostamento dei dati critici per bilanciare le esigenze aziendali con l'efficienza in termini di emissioni di carbonio, il vendor mette in campo NetApp Cloud Insights Dashboard, una nuova funzionalità che permette di fornire report sul consumo energetico e la temperatura dello storage ONTAP, aiutando a ridurre i costi, gli sprechi e le inefficienze, compresi quelli relativi alla riduzione delle emissioni. Matt Watts, Chief Technology Evangelist, NetAppMa non solo: Report su carbon footprint del carbonio nell'ambito della valutazione del Lifecycle Assessment (LCA) che sfruttano la metodologia PAIA (Product Attribute Impact Algorithm). NetApp è il primo vendor di servizi storage ad aderire a PAIA, un consorzio di aziende che operano nel settore delle tecnologie ICT, sponsorizzato dal MIT. Il consorzio PAIA consente a NetApp di produrre una LCA semplificata per i suoi prodotti, allineata ai principali standard, tra cui EPEAT, IEEE 1680.1 e l'iniziativa francese Grenelle; e la garanzia di efficienza dello storage 4:1 per i carichi di lavoro SAN è la promessa di NetApp che le aziende possono archiviare più dati con meno storage, riducendo il consumo di energia e le emissioni di gas serra. La garanzia copre tutti i sistemi ONTAP all-flash, compresi AFF A-Series, AFF C190, All SAN Array e FAS500f.
Una sostenibilità integrata e intrinseca nell’intero porftolio come in Spot, appunto la suite per automatizzare e ottimizzare l'infrastruttura cloud in grado di ridurre i costi di calcolo del cloud fino al 90% e i costi operativi dell'infrastruttura fino all'85%; ma anche in Data Sense, soluzione di catagolazione e classificazione dei dati per comprendere, mappare e classificare tutti i dati cloud e on-premise, per ridurre i costi di storage e migliorare la sostenibilità così come servizi di migrazione dei carichi di lavoro su cloud pubblici o la funzionalità Cloud Tiering per spostare in modo automatico i dati utilizzati di rado, che sono spesso il 60% o più del patrimonio totale di dati di un'azienda, dallo storage ONTAP on-premise al cloud. Per i dati che devono rimanere nel data center, questa funzionalità riduce la quantità di storage grezzo necessario, grazie a deduplicazione, compressione e compattazione. Con Cloud Tiering, in un periodo di cinque anni, i clienti dello storage midrange di NetApp riducono le loro emissioni fino a 56,3 tonnellate cubiche di anidride carbonica equivalente (CO2e).

Da citare anche NetApp Harvest 2.0 e Grafana Dashboard per ONTAP che forniscono informazioni in tempo reale sul consumo energetico dell'hardware NetApp, mentre NetApp Fusion si configura come strumento di misurazione e configurazione che fornisce specifiche ambientali in base alla configurazione specifica.Un impegno e un commitment ESG riconosciuti da enti mondiali, tra cui EcoVadis, che di recente ha assegnato a NetApp un punteggio Gold. Oltre a ciò NetApp è uno dei membri fondatori del programma ENERGY STAR dell'Environmental Protection Agency per lo storage dei data center, con diversi sistemi di storage certificati come prodotti ENERGY STAR 2.1, tra cui i sistemi di storage NetApp AFF, FAS e E-Series. Per finire, nel corso dell'anno sarà pubblicato il terzo rapporto sull'impatto ESG di NetApp. Il rapporto riguarda le strategie, le attività, i progressi, le metriche e le prestazioni ESG di NetApp per l'anno fiscale conclusosi il 30 aprile 2022.

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