HPE potrebbe acquisire Nutanix per rafforzare l'offerta XaaS GreenLake. Ma è un boccone piuttosto impegnativo.
Hewlett Packard Enterprise sarebbe interessata ad acquisire Nutanix. Lo indica Bloomberg, citando le classiche fonti "informate" sui fatti ma ovviamente non identificate. È da un paio di mesi che si parla di una possibile acquisizione di Nutanix, per l'appeal della società ma anche perché la sua capitalizzazione era, qualche tempo fa, scesa sensibilmente. Abbastanza da rendere l'acquisizione interessante, per i grandi nomi dell'IT. In quel periodo, a cavallo dell'estate, Nutanix avrebbe preso in considerazione una eventuale acquisizione anche sulla spinta dei suoi investitori più "attivi".
Ci sono pochi dubbi sulla solidità tecnologica dell'offerta Nutanix, il principale ostacolo a una potenziale acquisizione è il valore stesso della società: anche con i suoi alti e bassi in Borsa, Nutanix resta un acquisto costoso. Oggi siamo lontani dai massimi di Nutanix, che a metà 2018 viaggiava intorno ai 60 dollari per azione. A giugno 2022 il titolo era sceso intorno ai 14 dollari, poi si è lentamente ripreso ma dopo l'estate era ancora abbastanza "conveniente" da giustificare sia il nervosismo di alcuni azionisti sia le voci di una acquisizione.
Oggi le cose sono cambiate, in meglio per la società. Il titolo è intorno ai 30 dollari, in questi giorni, e ciò significa che acquisire Nutanix oggi costerebbe - di pura capitalizzazione - il doppio rispetto all'estate: oltre 6 miliardi di dollari rispetto a circa 3. Considerando che una proposta di acquisto dovrebbe comportare un margine convincente rispetto alla capitalizzazione, poche aziende potrebbero mettere sul piatto quegli ipotetici 8-8,5 miliardi che chiuderebbero la questione.
Nutanix è una acquisizione sensata per un grande nome che proponga infrastrutture cloud o cloud-like. Dato l'impegno economico necessario per portarsi in casa la società e le sue tecnologie, i candidati non sono molti: i grandi hyperscaler (AWS, Microsoft, Google) oppure i grandi vendor che hanno offerte di tipo XaaS. Quindi Lenovo, che con Nutanix già collabora, oppure Dell, che però aveva già a portata di mano VMware e l'ha lasciata andare, oppure ancora HPE.
Le voci indicano che oggi HPE sarebbe quella più vicina all'acquisizione. Probabilmente, indicano gli osservatori di mercato, con l'intenzione di rafforzare l'offerta XaaS GreenLake e renderla più appetibile per clienti e partner. Resta però lo scoglio economico: in Borsa oggi Nutanix vale circa un terzo di HPE, resta quindi un boccone appetibile ma piuttosto impegnativo.