Una survey globale condotta da Economist Impact tra gli executive del settore bancario analizza gli obiettivi da perseguire entro il 2035
Condotta da Economist Impact e sponsorizzata da SAS, la survey “Banking in 2035” fotografa l'attuale fase di transizione in atto nel settore bancario, in cui le tematiche sociali e ambientali diventano sempre più centrali.
La survey rivela un forte sostegno a favore di modelli di business più responsabili dal punto di vista sociale. In relazione al ruolo del settore finanziario nella promozione del benessere a livello sociale emerge che tre quarti (76%) degli executive ritengono che il settore abbia "una forte responsabilità" nell’affrontare le esigenze e i problemi della società, e un terzo (32%) afferma che il settore debba svolgere "un ruolo centrale".
Non solo: quattro su cinque (79%) affermano che il settore dovrebbe essere maggiormente coinvolto nell'affrontare le questioni sociali, mentre un'ampia maggioranza (82%) ritiene che le organizzazioni finanziarie possano contemporaneamente migliorare la società e perseguire il profitto. Tra gli executive, la percentuale arriva fino al 91%.
L'indagine ha rilevato un cauto ottimismo tra gli executive del settore, nonostante le tendenze dirompenti, ostacoli interni ed esterni e crescenti problemi sociali e ambientali, tra cui una fiorente rivoluzione digitale: la digitalizzazione dei servizi finanziari e l'adozione di tecnologie emergenti sono in cima alle tendenze più influenti del settore banking, citate dal 55% degli intervistati. L’aumento delle valute digitali segue a ruota, citata dal 49%. Secondo il 54% degli intervistati, queste tendenze rappresentano anche le maggiori opportunità per il settore.
C’è però un aumento dei rischi informatici: la crescente minaccia di attacchi informatici è stato il rischio maggiormente citato (53%). Quali strategie mettono in pratica le banche per proteggersi? Quasi la metà (49%) degli executive ha indicato gli investimenti in sicurezza e protezione dei dati come strategia principale; il 44% ha anche indicato una maggiore condivisione dei dati tra le unità di rilevamento delle frodi, pagamenti digitali e antiriciclaggio.
Infine, spiccano i temi ambientali, sociali e di governance (ESG). Due executive su cinque (41%) hanno indicato l'ESG come una delle maggiori opportunità per le loro organizzazioni. Circa la metà (52%) ha indicato la sostenibilità ambientale e il cambiamento climatico tra i temi principali in cui la propria organizzazione è maggiormente impegnata.
Gli executive del settore bancario riconoscono l'importanza della tecnologia per costruire un futuro migliore, sia per le loro organizzazioni sia per l'intero mercato. Quasi la metà (48%) ha identificato gli advanced analytics come la tecnologia più adatta per mantenere le proprie organizzazioni competitive, in un settore in continua evoluzione. Allo stesso modo, più di tre quarti (77%) ritiene che la propria organizzazione sia sulla buona strada (35%) o in anticipo (42%) nel raggiungere i propri obiettivi di trasformazione digitale.
Questi dati vengono confermati dal fatto che la trasformazione digitale è in cima alla lista delle priorità strategiche su cui gli executive si concentreranno nei prossimi tre/cinque anni, seguita dalla sicurezza e protezione dei dati (55%), esperienza del cliente e gestione del rischio (39%).
"Il grande potenziale per il settore bancario nel 2035 sarà alimentato dagli analytics e dall'intelligenza artificiale nel cloud. I leader del settore bancario sono consapevoli di non poter affrontare un cambiamento radicale senza trasformare il funzionamento della loro organizzazione in informazioni facilmente condivisibili con gli stakeholder e il pubblico. Il raggiungimento di performance ottimali si ottiene prendendo decisioni ottimali, guidate dai dati", commenta Alex Kwiatkowski, Director, Global Financial Services Industry Marketing di SAS.