Da oggi Microsoft non rilascerà più aggiornamenti di sicurezza per Windows 7, che però è ancora sensibilmente diffuso
Da oggi Windows 7 va definitivamente mandato in pensione e sostituito con qualche altro sistema operativo più recente. Si tratta non solo di una questione di funzionalità che il vecchio OS non ha e che il moderno personal computing invece richiede, ma anche di un problema di sicurezza. Microsoft smette ufficialmente di distribuire security update per Windows 7, rendendolo di fatto una piattaforma troppo insicura per essere usata.
D'altronde di tempo ce n'è stato, per passare da Windows 7 a qualcosa di più recente. Il sistema operativo è andato in "end of life" tre anni fa, nel 2020, e distribuire gli aggiornamenti di sicurezza fino a inizio a 2023 serviva, secondo Microsoft, a facilitare la migrazione verso nuove versioni di Windows. Windows 10 o Windows 11, per la precisione.
La migrazione attesa, c'è stata? A guardare le rilevazioni di Statcounter, mica tanto. A fine dicembre 2022 Windows 7 si trovava ancora sull'11% circa dei PC a livello mondiale. In Italia va un po' meglio: la quota del vecchio sistema operativo è al 7% circa, in linea con la media europea e un po' peggio di quella nordamericana (5,7%). Sono altre le regioni del mondo che tengono alta la media: Asia (dove Windows 7 sfiora ancora il 18%), Africa (16%), Sud America (10%).
Tra l'altro, queste percentuali nel concreto vanno riviste verso l'alto. Statcounter fa le sue statistiche esaminando i PC che si connettono a un "panel" di circa un milione e mezzo di siti web. Ma Windows 7 è installato in molti sistemi che non fanno web browsing, pur essendo connessi a Internet. Parliamo in particolare di sistemi industriali e PC a bordo macchina che controllano dispositivi dal manufacturing al medicale. Sistemi anche molto sensibili, ora senza patch di sicurezza e spesso non aggiornati per problemi di compatibilità software.
Per chi può farlo, ovviamente Microsoft consiglia l'aggiornamento del sistema operativo. Ammette che Windows 11 probabilmente non può essere installato in un PC pensato in origine per Windows 7, ma c'è sempre Windows 10. Che però, ricordano da Redmond, non sarà supportato ancora per moltissimo tempo: solo fino a metà ottobre 2025.