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Il cloud infrastrutturale ha chiuso bene il 2022

Le stime Synergy Research indicano una crescita globale del 21%: meno che in passato, ma pur sempre meglio di molti altri settori dell'IT aziendale

Cloud

Il cloud infrastrutturale cresce sempre, ma un po' meno che in passato. Sono le conclusioni a cui è giunta Synergy Research esaminando i risultati del mercato per il quarto trimestre 2022, che ha fatto registrare un giro d'affari complessivo di 61,6 miliardi di dollari a livello mondiale. In questa cifra rientrano gli investimenti delle imprese in servizi IaaS, PaaS e hosted private cloud.

Synergy Research spiega che il mercato cresce con un tasso anno su anno certamente interessante (+21% per il quarto trimestre 2022) ma comunque in frenata. Globalmente hanno pesato il dollaro forte e la chiusura del mercato cinese. Ma anche considerando solo gli Stati Uniti, che questi problemi non li hanno, il discorso non cambia poi molto: il quarto trimestre USA vede una crescita del 27% contro la media del 31% anno su anno che è stata registrata nei trimestri precedenti.

Questa frenata complessiva del cloud infrastrutturale è legata, secondo gli analisti, a due cause principali. La prima è fisiologica: il mercato Iaas/PaaS è comunque già molto grande e non può continuamente esplodere. La seconda è congiunturale: attualmente il clima economico in tutto il mondo non agevola di certo la crescita di qualsiasi investimento. Semmai il contrario.

Parliamo comunque di un mercato in salute. Nel corso del 2022, secondo le stime Synergy, le aziende hanno investito qualcosa come 227 miliardi di dollari in servizi cloud infrastrutturali. Grosso modo 47 miliardi in più del 2021, che a sua volta aveva visto la spesa crescere di 49 miliardi rispetto al 2020. In valore assoluto la crescita è quindi sostanzialmente costante.

Ragionando per quote di mercato, Synergy stima che AWS continui a mantenere una quota di mercato prevalente - nell'ordine del 32-34% - e comunque abbastanza stabile. L'inseguitore più accreditato resta Microsoft con Azure: il suo market share globale è salito al 23% circa, lasciando indietro Google Cloud e il suo 11% di quote di mercato. Le fette di mercato di Microsoft e Google sono entrambe cresciute del 10% circa anno su anno.

Si conferma anche a fine 2022 una constatazione fatta ripetutamente negli scorsi trimestri: il cloud resta un gioco per pochi. Essenzialmente per chi ha sia tecnologie e capacità di investimento, sia la possibilità di sfruttare economie di scala. Insieme, i tre cloud provider principali (AWS, Microsoft, Google) fanno il 63% del mercato del cloud infrastrutturale. Se consideriamo solo i servizi IaaS/PaaS del cloud pubblico - che sono la componente principale del mercato - questa percentuale sale al 73%.

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