Basta un Raspberry Pi e alcuni chip dedicati per creare una base station da Private 5G. Pensando alle PMI europee.
Gli operatori mobili vedono nel Private 5G un mezzo per diffondere velocemente, e con un buon ritorno sugli investimenti, le tecnologie 5G nelle imprese. Una strada che appare più efficace rispetto a spingere le applicazioni business più futuribili, come può essere la diffusione massiva della realtà aumentata, o i servizi consumer, che sinora non hanno avuto un vero successo.
Il limite del Private 5G è che per ora i suoi scenari applicativi di norma hanno riguardato imprese di una certa dimensione, anche perché la realizzazione di una infrastruttura 5G privata un suo costo lo ha. E questo costo deve essere bilanciato, anche nella percezione dell'azienda utente, da vantaggi concreti.
Ora Vodafone presenta una strada parallela: va bene giustificare il costo delle soluzioni Private 5G, ma si può anche cercare di abbassarlo per ampliare il bacino degli utilizzatori potenziali. Lo si può fare adottando approcci progettuali nuovi, derivati dal modello Open RAN. Invece di usare componenti dei fornitori classici delle telecomunicazioni, si adottano componenti progettati in proprio e altri facilmente reperibili sul mercato anche IT.
Così i laboratori Vodafone di Malaga hanno sviluppato il prototipo di un sistema Private 5G basato su un nanocomputer Raspberry Pi e su alcuni chip dedicati prodotti da un'azienda inglese. Più precisamente, Vodafone ha realizzato una base station 5G usando un Raspberry Pi 4 e un modulo Software-Defined Radio di Lime Microsystems. Il risultato ha le dimensioni, e soprattutto i costi, di un comune router WiFi ma è compatibile con le reti 5G Open RAN.
L'obiettivo della sperimentazione, spiega Vodafone, è mettere il Private 5G a disposizione, anche come costi, delle piccole-medie imprese. L'operatore ha dichiaratamente nel mirino "i 22 milioni di PMI in Europa", ma anche le abitazioni dove una copertura privata 5G può soddisfare le crescenti esigenze di banda. Una sorta di 5G per il Fixed Wireless Access.
Anche se si tratta ancora di un prototipo, le sue linee di sviluppo per Vodafone sono già chiare. "Può mettere le tecnologie cloud, AI e Big Data alla portata di molte delle piccole imprese che supportiamo in Europa", ha spiegato Santiago Tenorio, Director of Network Architecture di Vodafone: "Il prossimo passo è portare idee come queste là dove possono essere sviluppate e prodotte. Le nostre porte sono aperte per i vendor interessati".
Industrializzare la produzione di un dispositivo come il prototipo di Vodafone potrebbe effettivamente "democratizzare le reti mobili private", come afferma l'operatore. Le Mobile Private Network sinora sono state implementate soprattutto in ambienti e casi d'uso in cui è necessario connettere un numero elevato di dispositivi, come negli impianti manifatturieri. Per ambienti poco complessi, una MPN 5G di solito non viene nemmeno considerata.
Ridurre drasticamente sia il costo delle base station, sia le risorse e le competenze necessarie per implementarle, permetterebbe anche alle PMI di realizzare nuove forme di connettività che sinora erano loro precluse. Tra l'altro, la compatibilità con Open RAN della nuova soluzione permette di usarla sia come centro di una piccola rete privata, sia come elemento di una rete privata più grande oppure come classica base station, ma a basso costo, di una infrastruttura 5G pubblica.