Punit Renjen è il successore designato per quando Hasso Plattner uscirà definitivamente da SAP, tra circa un anno
Si è ufficialmente avviato il percorso che porta all'uscita definitiva da SAP di Hasso Plattner, il suo storico co-fondatore. Plattner aveva in effetti lasciato la guida operativa dell'azienda già nel 2003, l'ultimo anno in cui aveva ricoperto il ruolo di co-CEO. Era comunque rimasto Presidente del Supervisory Board della software house tedesca e, come tale, ha seguito la nomina e la crescita di tutti i principali manager. In particolare i CEO che lo hanno seguito.
Il "lungo addio" di Plattner a SAP è ufficialmente cominciato perché è stato scelto il suo successore al ruolo di Presidente e di membro del Supervisory Board di SAP. Si tratta di Punit Renjen, 61 anni, già CEO di Deloitte Global dal 2015 a fine 2022. SAP sottolinea che in questi anni Renjen ha fatto quasi raddoppiare il business della sua società, portandolo da 35 a 59 miliardi di dollari. Deloitte e SAP si conoscono peraltro bene, perché la software house tedesca è partner di Deloitte da oltre trent'anni.
I prossimi passi della crescita in SAP di Punit Renjen sono già definiti. Il prossimo maggio sarà eletto dagli azionisti - salvo sorprese davvero improbabili al momento - come membro del Supervisory Board. Fatto questo, sarà automaticamente "proiettato" verso la carica di Chairman del Supervisory Board per quando Plattner la lascerà, ossia a maggio del 2024. Plattner manterrà anche dopo le quote azionarie di SAP che già possiede, restando quindi strettamente legato all'azienda.
Va considerato che, come ha già mostrato Plattner, la carica di Presidente del Supervisory Board in SAP non è strettamente onorifica ma ha un ruolo decisionale e di indirizzo. Lo si vede anche nelle dichiarazioni ufficiali di rito in questo momento: Plattner evidenzia che Renjen "porterà l'azienda a nuove altezze" e il futuro Chairman sottolinea "l'opportunità di contribuire a delineare il futuro" di SAP.
Ci sarà tempo per capire l'impronta che che Renjen potrà dare a SAP. Di certo l'attenzione a sottolineare la crescita veloce ma organica di Deloitte durante la sua guida è un punto importante, perché il primo post-Plattner di Bill McDermott non è certo stato ricordato come un periodo di sviluppo indolore, data la difficoltà incontrata ad assorbire le tante acquisizioni che McDermott aveva messo in atto. Acquisizioni (Ariba, Qualtrics, SuccessFactors, Sybase...) importanti ma a volte dalla collocazione non facile in una strategia complessiva di sviluppo anche tecnologico.
Il post-McDermott di (brevemente) Jennifer Morgan e (soprattutto) Christian Klein è il periodo che ancora viviamo, con la spinta decisa verso S/4HANA e verso il cloud, tra l'altro con Rise with SAP. Una spinta che va consolidata e rafforzata soprattutto come proposta per la base utenti tradizionale. Il ruolo di Renjen potrebbe essere importante in questo senso.