Gruppo Hera, tra le principali aziende multiutility italiane, e la sua straordinaria storia di trasformazione digitale. Una storia, di successo, che anche grazie alla collaborazione con Oracle ha permesso alla società di rivoluzionare processi di fatturazione, crescita, efficientamento. Una intervista multimediale, ed esclusiva, con Carmine Artone, CIO del Gruppo Hera
Tra le principali aziende multiutility italiane, il Gruppo Hera offre servizi idrici, energetici e ambientali a oltre 4 milioni di cittadini in un’area che si estende dal nord al centro dell’Italia. L’organizzazione, nel 2022, ha registrato un margine operativo lordo (MOL) di oltre 1,2 miliardi di euro, anche grazie a investimenti per circa 780 milioni. Alla luce della situazione odierna del mercato dell’energia, dell’incremento dei costi delle commodities e del contesto esterno particolarmente sfidante, si tratta di numeri di valore, destinati a crescere.
Di recente, il Gruppo Hera ha presentato il proprio piano industriale fino al 2026, nel quale si evidenzia la volontà di continuare a investire nel nostro Paese, con circa 4,1 miliardi di euro, a supporto dei contributi PNRR, tesi a incrementare e migliorare la resilienza delle infrastrutture e garantire qualità e continuità dei servizi.
Tra i punti del Piano c’è la previsione, in media, di investimenti per circa 825 milioni all’anno, da adesso al 2026, di cui il 60% a beneficio dei business regolati e il restante 40% a favore dei business a libero mercato. Numeri che comprendono iniziative sui territori serviti volte a favorire l’economia circolare e la transizione energetica. Attività che si sono già aggiudicate oltre 130 milioni di euro di finanziamenti del PNRR, a cui si aggiungeranno altri fondi destinati ai progetti di raccolta e igiene urbana.
Per sostenere ambizioni di tale portata, il Gruppo Hera ha scelto Oracle quale partner tecnologico per affrontare la propria sfida verso l’innovazione.
Negli ultimi anni, il Gruppo Hera ha dovuto fronteggiare una trasformazione digitale concreta nei processi, con l’obiettivo di migliorare sia quantitativamente che qualitativamente la qualità dei servizi. Tra gli esempi più significativi di tale innovazione, l’aumento della propria capacità di erogare e gestire le fatturazioni dei contratti attivi, ottenendo così una serie di benefici che hanno consentito a tutte le linee di business di incrementare la qualità del loro operato, raggiungendo con successo obiettivi e traguardi sempre più ambiziosi, con un trend in ascesa. Come spiega Carmine Artone, CIO del Gruppo Hera:
“La qualità generale del servizio influenza molto la percezione del cittadino e la tecnologia in questo svolge un ruolo fondamentale, in quanto consente di garantire servizi di miglior qualità e pianificati meglio. Il nostro contesto territoriale, a partire dall’Emilia-Romagna dove Hera è nata, è da sempre molto attento e predisposto all’innovazione tecnologica. Per noi è molto semplice portare nuove idee, accettare i rischi che l’innovazione comporta, stabilizzarla l’innovazione per creare significativi benefici. L’azienda, per ottimizzare i flussi di cassa, ci ha chiesto di cambiare radicalmente il nostro modo di fatturare. Da una base di partenza di 40mila contratti/ora che riuscivamo a realizzare ogni notte, ci è stato chiesto di arrivare a 160mila/ora, quadruplicando quindi la nostra capacità di fatturazione verso i clienti”.
Un incremento del volume delle fatturazioni ha reso necessario l’avvio di un percorso di ricerca sperimentale, per capire quale tecnologia potesse rivelarsi la più efficace al fine di ottimizzare le prestazioni: “Abbiamo valutato le offerte di vari fornitori – continua Artone – scendendo progressivamente sempre più nei dettagli. In questa fase è emersa una differenza negli approcci dei vari fornitori e siamo arrivati a selezionare la tecnologia di Oracle e i suoi servizi professionali ACS (Advanced Customer Services)”.
Ma perché Oracle? Tra le motivazioni, l’opportunità di innovare i processi aziendali per soddisfare gli obiettivi di performance richiesti dall’azienda. Secondo Carmine Artone infatti:
“Grazie ad Oracle ci siamo subito resi conto che se avessimo rinnovato il parco degli application server avremmo letteralmente dimezzato il traffico di rete. Abbiamo pertanto rivisto i termini del progetto di innovazione tecnologica includendo anche il rinnovamento del datacenter, con i sistemi ingegnerizzati Oracle Exadata e Private Cloud Appliance. Ciò ci ha consentito nell’arco di nove mesi, tanto è durato il progetto, di ottenere una prospettiva totalmente nuova e differente rispetto a quella precedente”. I risultati dell’implementazione tecnologica di Oracle sono stati persino superiori rispetto alle aspettative iniziali, rilevate anche durante la sperimentazione iniziale: “Ci siamo ben presto resi conto che non solo avevamo raggiunto il famoso 4x richiesto dall’azienda, ma eravamo arrivati a circa un 10x, con alcuni processi che addirittura erano migliorati più di mille volte”.
Nello specifico, il Gruppo Hera utilizza il Database Oracle in versione 19c, con un uso massivo della compressione dei dati, e un ISU che attualmente è considerabile tra i più grandi d’Europa. Attraverso l’affidabilità e alla scalabilità data dal RAC, in combinazione con le soluzioni ingegnerizzate hardware + software Exadata e PCA, il Gruppo Hera ha raggiunto e superato gli obiettivi prefissati.
Artone sottolinea come:
“Grazie a questi risultati abbiamo iniziato il 2022 ripensando molti processi aziendali in modo totalmente diverso. In sintesi, dai famosi 40mila contratti all’ora che riuscivamo a fatturare, ora siamo arrivati ad oltre 400mila contratti all’ora, concentrando in sole due notti la fatturazione che prima veniva svolta nell’arco di un intero mese. Si tratta di un risultato che in azienda è vissuto con enorme entusiasmo, perché consente davvero a tutti di lavorare meglio. È un caso in cui la tecnologia davvero cambia il lavoro di tutti. Al contempo, potendo ora svolgere i nostri processi di fatturazione in tempo reale, ci è più agevole seguire gli andamenti del mercato e, quando i prezzi scendono, ribaltare immediatamente il risparmio in fattura. I cittadini, inoltre – grazie all’efficientamento della gestione dati e applicazioni - godono ora del vantaggio di una pianificazione migliore dei nostri servizi, come una raccolta dei rifiuti urbani più puntuale”. Infine, il valore aggiunto delle soluzioni e dei servizi di Oracle ha permesso di cambiare del tutto il processo di fatturazione del Gruppo Hera, avviando un percorso di efficientamento che mira a coinvolgere molti altri processi nell’arco dei prossimi mesi.