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Lenovo, i traguardi dello storage

Conquistata la leadership mondiale nei sistemi entry, il vendor si pone nuovi obiettivi in un mercato molto competitivo che però presenta numerose prospettive di rilievo, come spiega il numero uno Emea Marco Pozzoni

Tecnologie Mercato e Lavoro

Lenovo cresce anche nello storage. Lo scorso mese, IDC ha infatti indicato Lenovo come il primo fornitore di storage a livello mondiale nell’ambito entry level, ovvero la fascia di prezzo fino a 25.000 dollari, che oggi rappresenta il 61% del mercato totale dello storage.

Non solo: sempre in base al report IDC “Worldwide Quarterly Enterprise Storage Systems Tracker, 4Q22”, nell'area Emea Lenovo ha conquistato il primo posto in questa stessa categoria per il secondo trimestre consecutivo, oltre ad aver raggiunto il quinto posto come fornitore di storage a livello globale in tutti i segmenti.

Sì tratta di dati di mercato che “corrispondono all’obiettivo dichiarato tre anni fa da Lenovo di dare la scalata al mercato dello storage partendo dai sistemi entry”, sottolinea Marco Pozzoni, Director of Emea Storage Sales di Lenovo, nel commentare con ImpresaCity i nuovi traguardi raggiunti dal vendor.

Successi italiani

Per quanto riguarda l’Italia, l’andamento riflette quello Emea, visto che anche nel nostro Paese Lenovo è leader nell’entry storage da due trimestri, e “l’intenzione è sicuramente quella di continuare a mantenere questa posizione, oltre che di dare una decisa scalata anche al segmento midrange, dove abbiamo tutte le tecnologie e dove il mercato è piuttosto interessante, pur se molto competitivo”, ammette Pozzoni.

Focus europeo

Pur non potendo dare cifre precise relative alle singole aree geografiche, come è consuetudine per le società quotate, Marco Pozzoni fa comunque notare che “il peso specifico dell’area Emea all’interno di questi risultati sul mercato storage è piuttosto rilevante, e si riflette sul nostro market share, tanto che nella fascia entry un sistema su quattro venduto oggi in Emea è marchiato Lenovo”. Una chiara indicazione che gli investimenti del colosso cinese anche in ambito storage sono andati a segno, dopo che già lo avevano fatto quelli nell’ambito server.

Tornando allo storage, Pozzoni giudica un investimento significativo per l’area Emea “l’apertura di una fabbrica specifica a Budapest, che è stata molto apprezzata dai clienti anche in chiave di ‘made in Europe’, ovvero di un aspetto che può avere un suo vantaggio anche in termini di sostenibilità, e non solo per la vicinanza geografica”. Ma, più in generale, negli ultimi tre anni-tre anni e mezzo la strategia di Lenovo si è focalizzata su due aspetti principali, sintetizza Marco Pozzoni: “in primo luogo una razionalizzazione del portafoglio, con una partnership molto significativa con NetApp, e in secondo luogo un’azione su prodotti organici, come le offerte in ambito Software Defined Storage con soluzioni software anche di terze parti”.


Marco Pozzoni di Lenovo Emea

Gamma completa

Un esempio recente a quest’ultimo riguardo è l’accordo con Weka per una soluzione NAS ad altissime prestazioni che mira al mercato dell’Artificial Intelligence e degli analytics, dove trae vantaggio anche dai server Lenovo: quella con Weka è “una partnership in atto da tempo, ma che si è consolidata proprio con l’obiettivo di realizzare soluzioni che uniscono computing, storage e data management che sono sempre più richieste dal mercato”, sottolinea Pozzoni. A queste soluzioni si affiancano le offerte ThinkAgile di software defined infrastructure e di HCI, che vede anche la presenza di soluzioni di gestione del dato a 360 gradi con Microsoft, Nutanix e VMware, che “stanno ottenendo un ottimo riscontro presso i clienti e presso i partner”, fa sapere Pozzoni.

Investimenti sul canale

A proposito di partner, sono da rimarcare i continui investimenti verso il Canale, anche nell’ambito del framework globale Lenovo 360, il cui tema di fondo è quello di “adottare a livello globale un approccio olistico al canale, tenendo presente che Lenovo è una sola e le diverse entità come IDG o ISG non devono essere considerate separate, con un programma che tiene conto dei diversi livelli di partnership in modo da dare a ciascun partner la possibilità di beneficiare dell’intero framework che Lenovo è in grado di offrire”, conclude Marco Pozzoni.

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