L’import, interrompendo la dinamica negativa in atto da autunno scorso, registra un marcato incremento congiunturale, diffuso a tutti i raggruppamenti.
Ad aprile 2023, l’export diminuisce su base annua del 5,4% in termini monetari e segna una contrazione più ampia in volume (-10,3%). La riduzione dell’export in valore riguarda sia i mercati Ue (-5,7%) sia quelli extra Ue (-4,9%). L’import registra una flessione tendenziale del 12,3% in valore – molto più marcata per l’area extra Ue (-19,4%) rispetto all’area Ue (-5,6%) –, mentre in volume mostra un calo più contenuto (-4,8%). Lo riporta l'Istat.
Tra i settori che contribuiscono maggiormente alla riduzione tendenziale dell’export si segnalano: metalli e prodotti in metallo (-20,1%), articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (-22,1%), prodotti della raffinazione (-31,7%) e sostanze e prodotti chimici (-14,7%). Aumentano su base annua le esportazioni di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+24,7%), autoveicoli (+30,1%) e macchinari e apparecchi n.c.a. (+5,2%).
Su base annua, i paesi che forniscono i maggiori contributi alla flessione dell’export nazionale sono: Germania (-8,7%), Belgio (-23,0%) e Regno Unito (-13,7%). Per contro, crescono le esportazioni verso Stati Uniti (+6,5%), Svizzera (+4,1%), Spagna (+3,6%) e Turchia (+8,6%).
Nei primi quattro mesi del 2023, le esportazioni registrano una crescita tendenziale del 5,9%, cui contribuisce in particolare l’aumento delle vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (+14,2%), articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (+17,6%), autoveicoli (+22,7%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+10,5%).
La stima del saldo commerciale ad aprile 2023 è pari a +318 milioni di euro (era -3.639 milioni ad aprile 2022). Il deficit energetico (-5.730 milioni) si riduce rispetto a un anno prima (-9.111 milioni), mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 5.472 milioni di aprile 2022 a 6.047 milioni di aprile 2023.
Nel mese di aprile 2023 i prezzi all’importazione diminuiscono dell’1,0% su base mensile e del 6,2% su base annua (era -2,6% a marzo).