ReeVo DevOps si occuperà in maniera mirata di agevolare partner e clienti finali nell’adozione dei principi di sviluppo software per il cloud
Il futuro del cloud passa certamente per un incremento nello sviluppo di applicazioni cloud-native e non solo per il (più) semplice spostamento delle applicazioni e dei workload verso le "nuvole" dei cloud provider o verso le infrastrutture di cloud privato. Il salto dal buon vecchio "lift and shift" al cloud-native però non è scontato: servono le giuste competenze.
In questo ambito ReeVo, che già offre servizi cloud e di cybersecurity, ha dato vita a una società mirata: ReeVo DevOps, di cui mantiene la partecipazione di maggioranza e che ha sede a Milano. ReeVo DevOps si occuperà di realizzare intere piattaforme cloud-native e del porting di generiche applicazioni nel cloud. Adottando, spiega ReeVo, "i più innovativi modelli di security by design, adottando le migliori pratiche di cybersecurity nello sviluppo del software".
La costituzione di ReeVo DevOps viene considerata un tassello importante in una strategia di sviluppo che comunque parte da lontano. ReeVo infatti eroga da tempo un servizio gestito di Kubernetes-as-a-Service, in modalità PaaS, indirizzato agli sviluppatori di applicazioni containerizzate. L'idea è che Reevo si occupi della parte infrastrutturale, mentre agli sviluppatori resta la parte più propriamente di sviluppo.
La parte infrastrutturale che ReeVo intende gestire è peraltro piuttosto ampia: attivazione e gestione dell'infrastruttura Kubernetes, controllo delle performance, monitoraggio della sicurezza, applicazione delle configurazioni di basso livello, visibilità in generale sul complesso dei pod, dei container e dei servizi attivi.
Il maggiore supporto di ReeVo DevOps al mondo cloud-native dovrebbe inoltre, nelle intenzioni, aiutare partner e clienti finali nell’adozione di veri principi cloud-first. Non da ultimo, le competenze di ReeVo DevOps rafforzeranno anche la capacità del gruppo nelle gare della Pubblica Amministrazione.