(Anche) grazie alle tecnologie Schneider Electric, lo spazio MIL01A è un’eccellenza ESG.
A Stack Infrastructure non bastava la certificazione Rated4/Tier 4 ottenuta per il suo data center di Siziano (PV) grazie anche alla collaborazione con Schneider Electric. Si voleva di più in termini di ESG, e lo si è ottenuto. A prima vista, il data center MIL01A, di cui avevamo annunciato l’inaugurazione, appare simile a qualsiasi altro luogo atto a ospitare le infrastrutture IT delle aziende. Ma, se come guida hai Massimo Mattioli, Presales Manager Italy di Stack Emea, noti dettagli unici e sorprendenti.
Dalla scelta dei sassolini per il pavimento interno lungo le mura perimetrali (perché un eventuale intruso che superi il muro di cinta si sentirebbe), a quella del colore delle luci, ovviamente rigorosamente led, ai sistemi anti intrusione, alle accortezze antiallagamento e alla scelta dei materiali, tutto è studiato nei minimi dettagli seguendo due direttive principali: la sicurezza totale e la maggiore sostenibilità possibile.
Proprio quest’ultima caratteristica configura l’MIL01A come caso di eccellenza ESG in Europa per il settore. La disponibilità, già prima dell’estate, di MIL01A porta a tre i data center operativi a Siziano. MIL01 (MIL01A e MIL01B) occupa circa 100mila metri quadrati, per una potenza complessiva di 40 MW. MIL02 è adiacente a MIL01, occupa una superficie di circa 9mila metri quadrati per una potenza di 10 MW. Infine, MILL3 è una struttura da 5mila metri quadrati con una potenza di 10 MW (la metà per i carichi IT). A questi, secondo le dichiarazioni dei manager di Stack Emea, si dovrebbe aggiungere presto un’ulteriore struttura.
Stack Emea, lo ricordiamo, è la sezione europea di Stack. Fondata nel 2019 in USA come IPI, dopo l’acquisizione dell’italiana Supernap e di DigiPlex, nel 2022 crea Stack Emea. Oggi Stack Emea non è solo leader indiscusso nell’ambito delle strutture per data center in Europa, ma è anche tra le aziende che crede di più in una sostenibilità by design, per l’ambiente, per i dipendenti e per le comunità locali. Per dirne una, fino a quel momento non avevamo mai assaggiato un miele prodotto dalle api ospitate nelle arnie poste nei dintorni di un data center.
Infatti, per l’implementazione di un progetto ESG a 360 gradi, Stack affronta il tema da tutti i punti di vista possibili illustrati, e anche questa è una particolarità rilevante, da Michillay Brown, vicepresidente responsabile per le iniziative ESG di Stack Emea.
Per esempio, Stack promuove la sostenibilità e la circolarità a livello locale riconvertendo edifici esistenti o implementando infrastrutture prefabbricate per riutilizzare terreni dismessi. Ancora, gli impegni di Stack si estendono alle comunità nel territorio circostante, contribuendo a realizzare connessioni in fibra ottica per scuole e per le amministrazioni locali e sostenendo programmi altamente qualificati per la creazione di posti di lavoro, attraverso i suoi Stem Education Program. Senza dimenticare, ovviamente, il riutilizzo dell’energia. Un esempio su tutti: il data center di Oslo contribuisce al riscaldamento di 5mila appartamenti.
I data center Stack, e tra questi il MIL01A di Siziano è il primo dell’azienda in Italia con certificazione Rated4/Tier 4, sono tra i più avanzati e sostenibili nell’area Emea, essendo alimentati al 100% da energia rinnovabile. Hanno prestazioni efficienti per quanto riguarda l’uso dell’energia (PUE, Power Usage Effectiveness, pari a 1,3 nei climi freddi, 1,4 in quelli caldi) e del consumo di acqua (WUE, Water Usage Effectiveness, inferiore a 1,8).
Per raggiungere questi risultati, è stata determinante la partnership con Schneider Electric. L'impianto MIL01A offre un Power Usage Effectiveness (PUE) operativo annualizzato di ~1,3 e un Water Usage Effectiveness (WUE) di ~0,8, rispettando le linee guida termiche delle best practices ASHRAE TC9.9. In particolare, Stack utilizza le soluzioni UPS di Schneider Electric Galaxy VX con batterie Li-Ion, che offrono fino al 99% di efficienza energetica in modalità eConversion; inoltre adotta armadi rack Schneider Electric, unità di condizionamento Crac e impianti di distribuzione elettrica di media e bassa tensione. Il tutto scelto non solo per le alte caratteristiche di efficienza energetica ma anche per l’impatto minimo sull’ambiente e le opportunità di circolarità.
L’hardware, evidentemente, ha bisogno di essere gestito. Nell’infrastruttura MIL01A, Stack utilizza la piattaforma EcoStruxure di Schneider Electric, per il monitoraggio, la visione e un controllo senza pari dell'ambiente operativo. La piattaforma BMS EBO (EcoStruxure Building Operation) di Schneider Electric, inoltre, integra i sistemi di gestione dei data center, i sistemi di monitoraggio degli impianti elettrici e meccanici oltre ai sistemi critici, fornendo un unico centro di controllo per monitorare, automatizzare e ridurre il consumo di energia garantendo sempre la dovuta sicurezza.
Ma la vera innovazione delle strutture Stack in Emea riguarda implementazione di tecnologie di raffreddamento personalizzate per raccogliere l'acqua piovana, riducendo la dipendenza dalle forniture idriche pubbliche, insieme all’ingegnerizzazione di sistemi di raffreddamento ad aria, o di veicolazione del calore, di una “creatività” mai vista prima. Un progetto abilitato dai sistemi Schneider Electric che, nelle ultime versioni delle piattaforme di gestione dell'energia e della temperatura introducono algoritmi avanzati di Intelligenza Artificiale in ottica predittiva e di automazione.
“L’energia elettrica rimane la fonte energetica più efficiente e più verde e il suo uso il miglior contributo alla decarbonizzazione – ha affermato Marc Garner, Senior Vice President, Secure Power Division Europe di Schneider Electric -. Ciò che gli operatori come Schneider Electric devono favorire è lo sviluppo del modello Electricity 4.0, l’unico che possa garantire ai data center garanzie di sostenibilità e resilienza. Perché non c’è una mancanza di energie (mente in Europa c’è troppa mancanza di materie prime, ndr) ma, piuttosto, troppa energia viene sprecata”.
Il modello Electricity 4.0 è la scelta definitiva perseguendo tre obiettivi risolutori: emissioni negative di CO2, zero sprechi e ottimizzazione dell’acqua utilizzata. Infine, a farci comprendere ulteriormente perché il tema sia fondamentale, anche e soprattutto in Italia, ci pensa Silvia Olchini, VP Secure Power Italy di Schneider Electric: “Nel nostro Paese ci aspettiamo un incremento di un fattore 15 delle richieste di energia per le infrastrutture cloud ed edge entro il 2030”. D’altronde, l’apertura delle cloud region in Italia, giustificata dalla domanda e dalla posizione geografica del nostro Paese, non si fermerà ora. Per questo, garantire la massima sostenibilità alle infrastrutture per data center, alla fine dei conti, è un obbligo.