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L’Intelligenza artificiale non è solo ChatGPT

Sette ambiti specifici di applicazione dell'AI vanno oltre l’IA generativa e già stanno avendo un forte impatto sul mercato

L'opinione

L’Intelligenza artificiale non è solo ChatGPT. Sebbene al popolare chatbot di OpenAI sia dovuta gran parte dell’attenzione che il mondo (non solo tecnologico) sta riversando sul tema, è importante riconoscere che l’IA va ben oltre la mera generazione di testo.

I sistemi di elaborazione del linguaggio naturale, come ChatGPT, sono solo una delle applicazioni dell’Intelligenza artificiale e permettono di fornire competenze di comprensione del contenuto, traduzione automatica, generazione testi e possono persino essere integrati in motori di ricerca (come accaduto in Bing) per fornire agli utenti risultati più personalizzati. Ma non è tutto quello che l’IA ha da offrire.

Ci sono altri sette ambiti di applicazione che vanno oltre l’IA generativa e che già stanno avendo un forte impatto sul mercato e nella nostra vita quotidiana.

Al primo posto troviamo l’Intelligent Data Processing. Questa categoria abbraccia una vasta gamma di applicazioni che utilizzano algoritmi di IA per analizzare dati strutturati e non strutturati. Ciò include la rilevazione di frodi finanziarie, l'identificazione di pattern, il monitoraggio e il controllo di processi industriali, la ricerca medica e farmacologica e l'analisi predittiva. Ad oggi è la tipologia principale di progetti IA nel mercato italiano, raccogliendo il 34% della spesa complessiva (Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano).

Alberto Bazzi è responsabile Digital Business Technologies di Minsait in ItaliaFonte: Minsait

Un’altra tipologia di utilizzo riguarda i sistemi di Recommendation, che utilizzano l'IA per soddisfare le preferenze e gli interessi degli utenti. Questi sistemi raccolgono informazioni direttamente o indirettamente dagli utenti per consigliare prodotti, servizi o contenuti rilevanti. Sono ampiamente impiegati nelle piattaforme di streaming, negli e-commerce e nelle piattaforme social.

Un’altra applicazione è l’Image Processing. L’IA, infatti, è ampiamente utilizzata per l'analisi di immagini e video. I sistemi di riconoscimento di oggetti, di persone e di animali, insieme al riconoscimento biometrico, hanno ampie applicazioni nella sicurezza, nella sorveglianza e nell'automazione industriale.

Un’evoluzione dell’utilizzo dei sistemi di elaborazione del linguaggio naturale riguarda la loro implementazione in assistenti virtuali e chatbot in grado di comprendere il tono e il contesto di dialoghi e documenti testuali, memorizzare e riutilizzare le informazioni ricevute e dimostrare intraprendenza durante la conversazione. I principali casi d’uso rientrano nell’ambito dell'assistenza clienti e del back-office.

Se nell’equazione aggiungiamo anche l’integrazione di algoritmi di intelligenza artificiale con componenti hardware troviamo forse uno dei settori più disruptive e promettenti dell'IA: i veicoli a guida autonoma. Questi operano grazie all’utilizzo di una combinazione di algoritmi avanzati e sensori che permettono di interpretare il mondo circostante: dalle automobili a guida autonoma, agli aerei, ai droni per la consegna di pacchi, questa tecnologia sta già avendo un impatto rivoluzionario sul settore dei trasporti.Fonte: Steve Johnson - Unsplash

Gli avanzamenti nell'IA, inoltre, hanno reso possibile la creazione di robot autonomi in grado di muoversi, manipolare oggetti e prendere decisioni in base alle situazioni ambientali. Questi robot trovano applicazione in settori come il manufatturiero, la sanità, la logistica e arrivano fino all’esplorazione spaziale.

Infine, grazie all’utilizzo di sensori, all’interconnessione tra dispositivi e all’IA, oggetti smart come occhiali, valigie e dispositivi domestici intelligenti possono interagire con l’ambiente circostante e prendere decisioni in autonomia al presentarsi di determinate condizioni per migliorare l’esperienza dell’utente.

Questi sette ambiti di applicazione vanno oltre ChatGPT e stanno dando un forte impulso al mercato italiano: basti pensare che in Italia il mercato dell’Intelligenza artificiale nel 2022 ha raggiunto i 500 milioni di euro, facendo registrare una crescita del 32% rispetto all’anno precedente (Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano). In questo contesto di forte sviluppo, il settore che ha dimostrato maggior capacità di spesa in progetti di AI è quello bancario/assicurativo, seguito dal settore energy/utility e manufatturiero. Tra i comparti produttivi che, invece, potrebbero sfruttare di più le potenzialità dell’AI vi sono la Grande Distribuzione, il Retail e il Pharma.

Nonostante il clamore dell’ultimo anno intorno a ChatGPT, l’IA è molto più di un chatbot conversazionale. Queste sette tipologie di applicazioni dell’IA stanno trasformando - e continueranno a farlo – la nostra quotidianità e interi comparti produttivi, offrendo nuove opportunità e nuove sfide per un mondo sempre più connesso, innovativo ed efficiente.

Alberto Bazzi è responsabile Digital Business Technologies di Minsait in Italia

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