Con Commvault Cloud nasce una piattaforma che unisce cloud e funzionalità di intelligenza artificiale, a partire da un copilota AI chiamato Arlie
Combattere l’AI utilizzata dai malintenzionati con l’AI stessa. È l’idea alla base della nuova offerta di cloud data security di Commvault. Chiamata non molto fantasiosamente Commvault Cloud, la soluzione è stata presentata a inizio novembre durante l’evento Shift, dedicato alla “nuova era della cyber resilienza”, dove l’offerta è stata definita come “l’unico vero modo per sconfiggere una volta per tutte il ransomware”.
Proprio la crescente minaccia del ransomware è stata al centro del keynote di Sanjay Mirchandani, Presidente e CEO di Commvault, che ha esordito sottolineando che “per rispondere efficacemente alla nuova realtà della minaccia sistemica e pervasiva del ransomware, che utilizza sempre più anche le tecniche di AI generativa, dobbiamo cambiare il nostro approccio, non dimenticando mai che si può essere attaccati e farsi trovare pronti a garantire a tutti i costi la resilienza dell’organizzazione: per farlo, dobbiamo guardare oltre gli approcci del passato per trovare qualcosa che risponda alle esigenze reali del futuro”.
Prima di passare alla presentazione nel dettaglio della piattaforma, Sanjay Mirchandani ha spiegato che “Commvault Cloud è il risultato delle serie conversazioni che abbiamo ogni giorno con i nostri clienti e i nostri partner: in tutto il mondo, i responsabili della cybersecurity e dell'IT sono alle prese con un'epidemia che sta crescendo su scala senza precedenti, con le aziende spesso impreparate ad affrontare i nuovi livelli delle minacce, che non solo sono più efficaci, ma anche più pervasivi. Non a caso, in un recente rapporto, Microsoft ha rilevato che il 99% di tutti gli attacchi ransomware prende di mira sia la sicurezza sia gli strumenti di recovery”.
Di più: “stiamo parlando di grandi quantità di dati, distribuiti su cloud pubblici e privati sempre più complessi, e di endpoint, data lake e app. Come noto, oggi i dati sono ovunque, nel modello ‘hybrid enterprise’ che caratterizza oggi la maggior parte delle organizzazioni” ha proseguito Mirchandani, sottolineando che “se la strada verso il cloud è inarrestabile, non è però priva di complicazioni, perché comporta frammentazione, sovrapposizione di soluzioni e necessità di competenze diverse. E questo apre le porte a una serie di attacchi ransomware più pervasivi e autonomi. Solo quest'anno si prevede che il ransomware costerà alle aziende circa 30 miliardi di dollari a livello globale”.
Cosa fare allora? “La vera resilienza informatica inizia molto prima di un attacco, e soprattutto non finisce mai”, avverte Mirchandani, facendo però notare che “gli approcci attuali non sono all'altezza: oggi la maggior parte delle aziende si affida a un patchwork manuale di sistemi legacy e soluzioni basate su cloud, che di fatto creano ulteriori gap che i malintenzionati sono pronti a sfruttare”.
In questo scenario, la resilienza informatica richiede secondo Mirchandani un approccio “coraggioso e radicale”, che permetta di “fondere i mondi della data security e del recovery in un'unica piattaforma basata su cloud e abilitata all'intelligenza artificiale. Un approccio che trasformi radicalmente sia l'economia della soluzione sia la capacità dei clienti di combattere gli attacchi ransomware e recuperare rapidamente in caso di attacco. Questa è, nella sua essenza, Commvault Cloud, l'unica piattaforma di cyber resilienza in grado di soddisfare le esigenze del cloud ibrido al minor costo totale”.
“Si tratta di una vera e propria soluzione cloud che copre tutto”, prosegue Mirchandani, spiegando che Commvault Cloud protegge “un numero maggiore di carichi di lavoro rispetto alla concorrenza e fornisce un ripristino rapido su scala cloud, anche perché è ‘powered’ da Metallic AI, ovvero prende le mosse dalla soluzione Metallic, da noi lanciata quattro anni fa, e che è rapidamente diventata una delle offerte SaaS con la crescita più rapida nella storia dei prodotti SAS: oltre 4.000 clienti, 130 milioni di dollari di Arr, Annual Recurring Revenue, in tre anni circa”.
In sintesi, Commvault Cloud è realizzato appositamente per unire data security, intelligenza artificiale e recovery rapido in modo da offrire resilienza IT su scala enterprise. Più in dettaglio, Commvault Cloud unifica tutte le offerte SaaS e software dell’azienda su un’unica piattaforma, in cui visibilità e controllo possono essere gestiti in modo olistico attraverso una singola console. Creata appositamente per la resilienza informatica, consente agli utenti di prevedere più rapidamente le minacce, effettuare ripristini puliti e accelerare i tempi di risposta alle minacce, tutto con il più basso TCO possibile. Inoltre, grazie all’architettura unica di Commvault Cloud, i clienti possono proteggere e ripristinare i propri dati, su qualsiasi workload, infrastruttura e in qualsiasi luogo, sia di partenza sia di arrivo.
“Raggiungere una cyber resilienza di livello enterprise è una cosa molto diversa che costruire barriere più alte o fossati più profondi. Richiede un nuovo approccio che consideri in modo olistico l’intero panorama, dalla migliore protezione e sicurezza dei dati, alla data intelligence alimentata da AI, al ripristino rapido. Con queste funzionalità avanzate e un ecosistema di partner ricco e in crescita, la nostra piattaforma unica e consolidata rappresenta il nuovo standard di resilienza informatica”, sottolinea Sanjay Mirchandani, annunciando che tra i partner cloud per la nuova offerta si è aggiunto anche il marketplace di Oracle Cloud, oltre ai già esistenti Microsoft Azure Marketplace, Google Cloud Marketplace e Salesforce AppExchange.
Inoltre, sottolinea l’azienda, con Commvault Cloud gli utenti avranno accesso ad Arlie, abbreviazione di “Autonomous Resilience”, un nuovo copilota AI che sarà a loro disposizione 24 ore su, 7 giorni su 7, e potrà rispondere alle richieste in linguaggio semplice e chiaro. Arlie si interfaccerà con modelli di intelligenza artificiale generativa che non solo consolideranno informazioni e report, ma forniranno agli utenti risposte personalizzate e attuabili. Per esempio, potranno utilizzare Arlie per verificare o convalidare un punto di ripristino pulito per i sistemi critici o per generare in pochi secondi il codice richiesto. Da notare che Arlie si integrerà sul backend con Azure OpenAI Service.
Infine, Commvault sta introducendo Platinum Resilience, un servizio completamente gestito, presentato a clienti selezionati nell’ambito di un programma di anteprima ad accesso anticipato, la cui disponibilità completa è prevista a inizio 2024, e che fornisce protezione, impegno e reattività senza pari alle minacce di cybersecurity e agli eventi disastrosi.