Incremento del 5% nei ricavi totali, contro il 9% fatto registrare nel primo trimestre del nuovo anno fiscale 2024. Cambio al vertice in Italia con l’arrivo di Carlota Alvarez
Da Oracle arrivano i risultati del secondo trimestre dell'anno fiscale 2024. I ricavi trimestrali totali sono aumentati del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (del 4% a valuta costante), raggiungendo i 12,9 miliardi di dollari. Nel primo trimestre dell’anno finanziario 2024, chiuso al 31 agosto 2023, i ricavi totali erano aumentati del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi dei servizi cloud e del supporto alle licenze sono aumentati del 12% (11% a valuta costante), a 9,6 miliardi di dollari. I ricavi delle licenze cloud e on-premise sono diminuiti del 18% (19% a valuta costante), attestandosi a 1,2 miliardi di dollari.
L'utile operativo GAAP del secondo trimestre è stato di 3,6 miliardi di dollari. L'utile operativo non GAAP è stato di 5,5 miliardi di dollari, con un aumento del 9% (7% a valuta costante). Il margine operativo GAAP è stato del 28% e quello non-GAAP del 43%. L'utile netto GAAP è stato di 2,5 miliardi di dollari. L'utile netto non GAAP è stato di 3,8 miliardi di dollari, con un aumento del 14% (11% a valuta costante). L'utile per azione GAAP del secondo trimestre è stato di 0,89 dollari, mentre l'utile per azione non-GAAP è stato di 1,34 dollari, con un aumento del +11% (+9% a valuta costante).
"La domanda per i nostri servizi di infrastruttura cloud e di intelligenza artificiale generativa sta aumentando a un ritmo astronomico. Come misura di questa domanda, basti pensare che il totale delle Remaining Performance Obligations (RPO) di Oracle è salito a oltre 65 miliardi di dollari, superando così il nostro fatturato annuale. Le nostre attività cloud hanno raggiunto quasi 20 miliardi di dollari di ‘run rate’ annuale in termini di fatturato e la domanda di servizi cloud continua a crescere a livelli senza precedenti. Il business va bene e continua a migliorare", ha dichiarato Safra Catz, CEO di Oracle.
"Oracle sta espandendo 66 dei nostri cloud data center esistenti e costruendo 100 nuovi cloud data center per soddisfare la crescente domanda. Possiamo costruire i nostri nuovi datacenter molto rapidamente e gestirli in modo economico perché sono tutti altamente automatizzati, con reti RDMA ad alte prestazioni identiche e con lo stesso set di servizi autonomi. Nei prossimi mesi attiveremo 20 nuovi cloud data center Oracle co-locati e collegati con Microsoft Azure. Contemporaneamente stiamo costruendo decine di nuovi data center in Paesi di tutto il mondo", ha aggiunto Larry Ellison, fondatore, chairman e CTO di Oracle.
Carlota Alvarez, VP Legal per il Sud-Europa e AD nonché Country Manager di Oracle Italia
Nel commentare l’andamento del business di Oracle in Italia, Carlota Alvarez, VP Legal per il Sud-Europa e AD di Oracle Italia, al suo debutto nel nuovo ruolo di Country Manager per il nostro Paese, ha dichiarato: “nel secondo trimestre fiscale in Italia abbiamo registrato un assestamento di dinamiche già viste nello stesso periodo degli scorsi anni: un consolidamento delle scelte fatte dai clienti del privato, una ripresa degli investimenti da parte di quelli del pubblico, anche sulla scia del nuovo impulso alla digitalizzazione attraverso il Pnrr. Dal canto mio, sono lieta di aver assunto il ruolo di Country Manager, ruolo che oggi mi porta ancor più a contatto con le organizzazioni clienti e partner di Oracle in Italia e mi fa maggiormente apprezzare i passi da gigante che negli ultimi anni abbiamo compiuto, sia dal punto di vista del mercato italiano in ambito cloud, IaaS, PaaS e SaaS, anche a riconferma della nostra tecnologia dati come spinta all’evoluzione dei sistemi informativi”.