Cineca e iGenius svilupperanno un Large Language Model tutto italiano, per una AI generativa su misura delle imprese e della PA nazionale
L'AI generativa ha certamente molte potenzialità per la sua applicazione nelle imprese, ma pone anche numerose questioni importanti riguardo - tra l'altro - l'affidabilità complessiva e la compliance dei modelli generativi (gli ormai famosi Large Langage Model, LLM) usano per il loro addestramento. Come è già accaduto per gli ambienti cloud, anche in questo caso lo sviluppo di soluzioni "locali" che affianchino quelle dei grandi vendor globali può decisamente aiutare, ed è esattamente quello che il cosorzio Cineca ha deciso di fare.
In partnership con con iGenius, Cineca intende infatti sfruttare la sua infrastruttura di supercalcolo per realizzare un nuovo Foundational LLM, completamente italiano, in un progetto che è stato battezzato Modello Italia. Il futuro LLM è pensato per le aziende e la Pubblica Amministrazione italiane, per metterle in grado di sfruttare i vantaggi della GenAI "Anche in settori sensibili come sanità, finanza, sicurezza nazionale. Tutto nel massimo rispetto delle normative sulla privacy e sulla sicurezza nazionale".
Il nuovo modello italiano permettrà quindi di realizzare applicazioni in stile ChatGPT, basandosi su un addestramento - si spiega - "con diversi trilioni di token", e sarà rilasciato con licenza completamente open source. Cineca assicura che l'addestramento del modello italiano punterà in particolare alla eliminazione di eventuali "pregiudizi" (bias). in un approccio che "mira a garantire che i modelli AI siano privi di pregiudizi intrinseci e possano essere utilizzati in modo sicuro in una varietà di applicazioni", spiega il Cineca.
I nuovi LLM sviluppati da iGenius e Cineca saranno abbastanza "solidi" da poter essere usati anche in ambienti mission critical e garantiranno la compliance con le norme sull'AI, come l’AI Act europeo. Particolare attenzione viene posta ovviamente alla sicurezza: iGenius e Cineca promettono di sviluppare modelli "che rispettino gli standard più elevati in termini di sicurezza informatica e protezione della privacy, un fattore critico in tutti i settori ma particolarmente vitale in quelli altamente regolamentati".