Presentato nel più grande campus data center d’Italia, alle porte di Bergamo, il team Aruba Cloud MotoE che correrà nel campionato dedicato alle due ruote elettriche, di fatto la classe ‘a batterie’ del motomondiale
Il più grande campus data center d’Italia, ovvero il Global Cloud Data Center di Aruba a Ponte San Pietro alle porte di Bergamo, è stato il luogo scelto dal provider di servizi di data center e tanto altro per la presentazione ufficiale del team Aruba Cloud in MotoE e per dettagliare come cloud e motociclismo abbiano in comune più di quanto ci si potrebbe aspettare.
Anche perché se il campionato MotoE, di fatto la classe “a batterie” del motomondiale, agisce da portabandiera di un modo sostenibile di intendere l’agonismo in pista, la stessa Aruba non è da meno, utilizzando un approccio green by design, con data center ideati, progettati e costruiti secondo standard di efficienza energetica molto elevati.
Il Global Cloud Data Center, inaugurato nel 2017, è in questo senso un esempio di eccellenza: nato dal recupero di un sito industriale, si configura oggi come il più grande e moderno data center campus italiano, costruito su un’area di oltre 200.000 metri quadrati, “anche se oggi, come noto, la semplice superficie è meno significativa ai fini del dimensionamento dei data center, in quanto contano altri dati come la densità e soprattutto la potenza in termini di megawatt”, fa notare Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba, nel corso di una visita al campus.
Nel dettaglio, il campus tecnologico si comporrà, una volta completato, di cinque data center, di cui al momento ne sono attivi tre: il Data Center A, il primo ad essere inaugurato nell’ottobre del 2017, con 10 sale dati ormai totalmente impegnate per un totale di 12 MW di potenza; il Data Center B (DC-B) con una potenza di 9 MW, ripartita su tre grandi sale dati, con infrastrutture indipendenti dedicate a ciascuna sala; e infine il Data Center C, che rappresenta un’evoluzione in termini di design, relativa agli impianti e agli spazi interni: è infatti multipiano con 8 sale dati poste su due livelli e una potenza a regime di 8 MW. Questi ultimi due data center sono stati ufficialmente inaugurati a fine 2022.
Stefano Cecconi, AD di Aruba (a sinistra) illustra un dettaglio del sistema di raffreddamento con acqua di falda
Di rilievo il fatto che il raffreddamento delle sale dati avviene grazie all’acqua di falda, attraverso un processo che la utilizza come sorgente principale di energia frigorifera, permettendo di ridurre gli sprechi energetici. Al termine del processo di raffreddamento, e senza subire alcuna alterazione chimica, l’acqua viene immessa nuovamente nella falda di origine, limitando l’impatto ambientale. Inoltre, il Global Cloud Data Center al suo interno vede la presenza di una centrale idroelettrica di proprietà. Ma l’impegno nelle rinnovabili e, nello specifico, nell’idroelettrico ha riguardato anche ulteriori acquisizioni di centrali idroelettriche per un totale di sette centrali: oltre alla prima, se ne contano due ulteriori nelle aree limitrofe al campus e quattro nel Nord Italia. Essenziale, inoltre, è l’utilizzo di impianti fotovoltaici che ricoprono tutte le pareti utili dei data center, rispettivamente con una potenza pari a 2,4 MW, 1,2 MW e 1,3 MW.
La collocazione strategica nel nord Italia, poco distante da Milano, l’impiego delle più recenti tecnologie, gli avanzati sistemi di sicurezza fisica e logica, gli alti livelli di efficienza energetica, consentono di offrire servizi alle grandi aziende italiane e straniere, Pubblica Amministrazione, operatori IT e PMI, Enti locali, system integrator e Telco: dal singolo server dedicato a soluzioni infrastrutturali complesse sia fisiche sia cloud, passando per la progettazione di cage, sale dati ed interi data center dedicati, colocation con possibilità di progettare le soluzioni a quattro mani con i clienti, soluzioni di disaster recovery e business continuity, fino al completo outsourcing dell’infrastruttura, oltre a tutte le facility disponibili a completamento dell’offerta, come ad esempio connettività multicarrier, routing, fornitura di hardware e spazi polifunzionali destinati a soddisfare eventuali necessità logistiche.
Non solo: ai tre i moduli di cui si compone attualmente il Global Cloud Data Center, si affiancano due ulteriori data center proprietari ad Arezzo e il campus tecnologico in costruzione a Roma, Hyper Cloud Data Center (di imminente inaugurazione). Completano la rete un ulteriore data center proprietario anella Repubblica Ceca, principalmente dedicato all'Europa centrale e orientale, e i data center partner che erogano servizi a livello europeo da Francoforte, Parigi, Varsavia e Londra.
Sempre all’interno del Global Cloud Data Center è anche presente l’Auditorium Aruba, in cui è stata ufficialmente presentata la nascita dell’Aruba Cloud MotoE Team, il nuovo progetto che unisce le potenzialità di innovazione del cloud e della mobilità elettrica su due ruote. Attraverso la sua business unit Aruba Cloud, Aruba è pronta ad entrare nella FIM Enel MotoE World Championship.
Si tratta di un nuovo progetto in ambito sportivo che vede Aruba Cloud impegnata come gestore e Title Sponsor del team: un percorso di esplorazione del mondo della MotoE, che si muove parallelo a quello intrapreso con i clienti nella costruzione della nuova piattaforma cloud, a oggi in piena trasformazione. I piloti dell’Aruba Cloud MotoE Team saranno Chaz Davies - che dopo aver terminato nel 2021 la propria avventura in Superbike è entrato nel team Ducati ERC nel mondiale Endurance, vestendo al contempo i panni del coach per i piloti Aruba in Superbike e in Supersport - e Armando Pontone, che dopo un passato nella categoria Moto3 ha vinto il National Trophy SS600 nel 2021.
Più da vicino, la MotoE è il campionato dedicato alle due ruote elettriche, di fatto la classe “a batterie” del motomondiale. Ufficialmente noto come FIM Enel MotoE World Championship, ha avuto la sua stagione inaugurale nel 2019 e si configura come un percorso parallelo che ingloba l’innovazione sostenibile, mettendo in pista alcuni dei più entusiasmanti progressi della mobilità elettrica prima che raggiungano i motociclisti di tutto il mondo. Il campionato del mondo MotoE rappresenta in sostanza la classe elettrica della MotoGP: protagonista di questa competizione è la moto elettrica Ducati V21L.
L’annuncio di Aruba Cloud in MotoE, fa notare l’azienda, arriva parallelamente alla nuova proposta dell’offerta cloud di Aruba con l’obiettivo di mettere a disposizione dei clienti di qualsiasi dimensione una piattaforma completa, unica e integrata, su una foundation comune basata su open source e standard di mercato, in cui i servizi e le componenti saranno interconnessi, monitorabili, gestibili a livello di accessi, con l’obiettivo di rendere semplice ed efficiente la creazione di infrastrutture cloud di qualunque livello di complessità. Per i clienti che necessitano soluzioni su misura o basate su vendor specifici, è a disposizione la divisione Aruba Enterprise, in grado di costruire e gestire qualsiasi tipologia di cloud privato secondo le più diverse esigenze, integrando al bisogno anche i propri spazi data center e l’infrastruttura preesistente on-premise.
“L’Aruba Cloud MotoE Team rappresenta a tutti gli effetti la sinergia di due mondi – tecnologico e sportivo – che sono accomunati dall’impegno per l’innovazione sostenibile: il cloud rappresenta il futuro dell’IT così come i veicoli elettrici e la MotoE sono il futuro del settore motoristico. Di fatto la MotoE rappresenterà per noi un avamposto tecnologico dove sperimentare e sviluppare tecnologie Edge Cloud che nel prossimo futuro, così come la mobilità elettrica, potranno rappresentare una soluzione per migliorare ulteriormente le performance e l’efficienza dei servizi esistenti, oltre a permettere lo sviluppo di nuovi”, conclude Stefano Cecconi.