Con decine di miliardi di data point raccolti l'anno, Geotab fa della data analytics il suo punto di forza
Nella percezione di molte imprese la gestione delle flotte aziendali è una applicazione tutto sommato banale delle tecnologie mobili e satellitari. Ma è una percezione che sta cambiando, perché chi fa innovazione in questo campo lo sta trasformando e ne sta estendendo il raggio d'azione. Tanto che Franco Viganò, Strategic Channel & Italy Country Manager di Geotab, per descrivere la sua azienda afferma "siamo una data company". E i numeri - 75 miliardi circa di data point raccolti al giorno - gli danno ragione.
Geotab è nata quasi 25 anni fa in Canada, letteralmente nella cantina del suo fondatore Neil Cawse. Oggi conta circa 50 mila clienti in 160 nazioni, grazie soprattutto a una intuizione iniziale: sono i dati che contano davvero, però serve anche qualcosa che permetta di raccoglierne il più possibile all'interno di un veicolo. Da qui l'idea di realizzare un dispositivo hardware - il capostipite dei localizzatori Go - che si collegasse alla porta diagnostica della rete Canbus e si interfacciasse con la centralina elettronica del veicolo.
In questo modo Geotab ha potuto cominciare a raccogliere tutti i dati che servivano e servono ancora al mondo aziendale. Ma soprattutto, poi, ha provveduto a sviluppare le piattaforme per immagazzinarli, elaborarli, trarne informazioni, presentare queste ultime in maniera ottimale agli utenti. E con mediamente 700 mila data point raccolti al secondo, Geotab deve necessariamente operare come una data company, quindi come una realtà che si occupa attivamente di analytics, machine learning, oggi anche AI.
Franco Viganò, Strategic Channel & Italy Country Manager di Geotab
Il primo passo è inevitabilmente concentrarsi su raccolta, classificazione e analisi delle informazioni più rilevanti. "Quali sono queste informazioni - spiega Viganò - dipende dall'ambito e dal cliente. Sicuramente sono quelle che riguardano i consumi, perché questi impattano sulla produttività e sulla ottimizzazione del lavoro. Ma anche la sicurezza e la manutenzione". Tutti i dati raccolti dai device Geotab - ce ne sono circa 4,2 milioni in circolazione nel mondo - vengono dati in pasto ad algoritmi di analytics, machine learning e Intelligenza Artificiale. Con ovviamente tutte le necessarie garanzie in termini di privacy delle informazioni e compliance normativa, in particolare per il GDPR.
Avere una ampia base dati su cui fare elaborazioni aiuta la qualità delle elaborazioni stesse, per cui Geotab è oggi in grado di sviluppare e gestire modelli predittivi potenzialmente molto utili per gli utenti finali. Un caso tipico del valore di questi modelli è la manutenzione predittiva. Le analisi di Geotab le permettono di arrivare a definire i pattern di funzionamento e di usura di molti componenti, in modo da avvisare in anticipo l'utente finale di una assai probabile necessità di manutenzione o sostituzione.
L'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale e del machine learning all'interno delle soluzioni Geotab si sta progressivamente ampliando e lo si è visto all'evento Geotab Connect di Las Vegas, lo scorso febbraio. Alcune delle principali novità di piattaforma presentate all'evento riguardavano vari ambiti della data analytics, ad esempio per l'ottimizzazione dei percorsi, l'analisi approfondita (in ottica proattiva) degli incidenti e delle collisioni, una AI generativa (Geotab Ace) che aiuta nell'analisi e nella visualizzazione dei dati raccolti.
L'AI migliora notevolmente l'efficacia di funzioni come quelle descritte. Ad esempio, nell'analisi delle collisioni svolta dal nuovo modulo Geotab Safety Center "L'Intelligenza Artificiale serve a combinare i dati rilevati con informazioni di contesto - spiega Viganò - per arrivare a una valutazione molto più precisa del singolo caso... Eliminato il 'rumore', come possono essere i falsi positivi, possiamo identificare i veri fattori di rischio principali e definire la probabilità di avere determinati tipi di incidenti in futuro. Da qui l'utente finale parte per le sue attività di prevenzione".
Anche la GenAI promette di avere un ruolo importante nello sviluppo di Geotab. "L'AI generativa - spiega Viganò - velocizza e semplifica l'interazione dell'utente con la tecnologia, permettendo di usare il linguaggio naturale per accedere alle funzioni della piattaforma... Secondo me il 'game changer' dell'AI generativa che stiamo offrendo è proprio un accesso più veloce e intuitivo ai dati, un'interazione ancora più profonda e veloce. Ogni utente ha tradizionalmente la sua dashboard personalizzata, ma l'AI generativa offre immediatamente una interazione diretta".
Geotab punta molto sull'apertura della sua piattaforma. Che deve essere "open" per definizione, dato che l'azienda in sé si occupa solo dello sviluppo hardware/software e lascia la commercializzazione a una rete di rivenditori e partner tecnologici e OEM. I quali hanno spesso interesse ad estendere la piattaforma di base con accessori, add-in e applicazioni custom. Cosa possibile, usando le opportune API per accedere ai dati di piattaforma.
Così Geotab ha sviluppato nel tempo un vero e proprio marketplace in cui presenta le applicazioni e le estensioni sviluppate dai partner. "Noi non le rivendiamo - racconta Viganò - ma ci curiamo di fare un vetting di sicurezza e soprattutto di verificare che siano integrate in maniera opportuna con le nostre piattaforme".