Innovazione, wellbeing, AI: sono alcune delle tendenze emerse dall’Osservatorio Zucchetti HR 2024, un’indagine a tutto campo condotta su oltre 1.200 aziende italiane
Organizzato da Zucchetti, si è tenuto a Milano a inizio aprile l’evento “Human Revolution Day”. Piatto forte della giornata, la presentazione della quarta edizione dell’Osservatorio Zucchetti HR 2024, indagine annuale che fornisce una panoramica completa, attraverso l’analisi di oltre 1.200 aziende intervistate, su tendenze, sfide e tecnologie per la gestione del personale: attrazione dei talenti ed engagement, formazione, welfare, lavoro ibrido, impatto dell’intelligenza artificiale e molto altro ancora.
L’appuntamento, al quale hanno partecipato oltre 350 persone tra HR Manager e titolari d’impresa, ha visto susseguirsi numerosi interventi, che hanno dibattuto i principali trend della gestione del personale sui quali si stanno orientando le imprese italiane.
Il digitale si conferma in cima alle priorità di investimento, con il 33% del campione analizzato che indica l’automazione dei processi come elemento strategico per migliorare le performance, seguito da benessere ed engagement (27% del panel), a dimostrazione di quanto fornire il corretto equilibrio in termini di conciliazione famiglia-lavoro sia diventato importante; infine, a pari merito al 20%, si attestano recruiting/attrazione da un lato e sviluppo/formazione dall’altro, con un evidente segnale di quanto sia fondamentale trovare, coltivare e ovviamente trattenere i migliori talenti sul mercato del lavoro.
Sul fronte dei temi che i direttori HR ritengono ormai strettamente connessi con la loro attività non c’è dubbio che innovazione e intelligenza artificiale siano quelli che suscitano maggiore interesse: il 44% delle imprese ritiene l’HR un agente del cambiamento, ossia una funzione con un ruolo proattivo nel promuovere l’innovazione anche presso gli altri reparti aziendali.
Per quanto infine riguarda l’AI, il 65% delle aziende (il 73% delle grandi) crede che cambierà il lavoro dell’HR, ma si registra una larga quota di indecisi (23%) perché, come accade per le grandi novità, non tutti sono pronti a cavalcare immediatamente il cambiamento proposto dalle nuove tecnologie.
“Tre anni fa ci siamo interrogati su come portare ulteriore innovazione al mondo del lavoro e abbiamo coniato il termine ‘Human Revolution’ per descrivere la nostra nuova offerta di software e servizi digitali per la gestione del personale. All’epoca ci era sembrata una definizione un po’ forte, ma a distanza di poco tempo ci siamo resi conto di quanto il cambiamento non solo tecnologico, ma anche culturale sia stato profondo e di come le aziende abbiano compreso i benefici di un sistema integrato che copra tutti i processi amministrativi, gestionali e organizzativi delle risorse umane. Tra l’altro, Zucchetti si distingue sul mercato anche perché dispone di quattro diverse piattaforme HR realizzate per i diversi target di mercato, dalle microimprese alle PMI, dalle grandi aziende fino ai progetti più complessi e personalizzati, senza dimenticare il mondo dei professionisti, con un’offerta dedicata a consulenti del lavoro e associazioni”, sottolinea Domenico Uggeri, vicepresidente di Zucchetti.
“Qualsiasi strategia aziendale non può prescindere dall’analisi dei dati ed è anche per far prendere coscienza alle aziende italiane di questo fatto che abbiamo deciso di realizzare l’Osservatorio, ulteriormente arricchito in questa edizione dai contributi all’indagine forniti dai membri esterni a Zucchetti dell’Advisory Board”, commenta Luca Stella, Innovation Manager BU HR di Zucchetti e Presidente dell’Advisory Board dell’Osservatorio Zucchetti HR.